Nel percorso di Macchiagrande tra T-Rex, diplodoco, tarchia e tanti altri protagonisti della Preistoria
Un vero e proprio “percorso evoluzione” all’interno dell’oasi WWF di Macchiagrande di Fregene. Qui si potranno vedere da vicino le ricostruzioni iperrealistiche dei principali dinosauri della preistoria conoscendo tutti i segreti di questi animali, dalla loro nascita alla loro estinzione.
Il “Percorso evoluzione”, che nelle giornate di sabato 30 marzo e a Pasquetta sarà meta del Dinotour (LEGGI QUI), nasce anch’esso da un’evoluzione, quello della mostra “Dinosauri in carne e ossa”, arrivata nell’oasi di Macchiagrande nell’aprile del 2019.
Un successo strepitoso che ha attirato migliaia di persone. Il percorso odierno è caratterizzato da avvicendamenti negli animali e, nei prossimi giorni, ne arriveranno altri che consentiranno di arricchire ulteriormente l’itinerario e le conoscenze del visitatore.
Nel sentiero dell’evoluzione ci sono dinosauri, anfibi, uccelli protagonisti di una storia dell’umanità che parte dai dinosauri e dai mammiferi giunti fino ai giorni nostri.
“Nuove riproduzioni –spiega Andrea Rinelli, responsabile dell’oasi – verranno messe fuori in questa primavera con dei mammiferi e un ancestrale anfibio che risale, addirittura, a prima dei dinosauri. Gradualmente andremo a riempiere il sentiero con contenuti legati sempre di più all’estinzione di massa e alla perdita di biodiversità sensibilizzando su quella che potrebbe essere la sesta estinzione di massa, provocata dall’uomo”.
Nel percorso sono presenti ventiquattro ricostruzioni iperrealistiche di dinosauri lungo un sentiero che si snoda all’interno del grande parco di 280 ettari, con ingresso da via della Veneziana. L’accoglienza è riservata al Diplodoco, l’altissimo dinosauro buono, erbivoro, con il collo lungo, la coda sottile e le zampe robuste.
Si incontreranno poi, durante il tragitto, diversi tipi di animali, dalla tarchia al neovenator, passando per lo spinosauro, il deinonico e, chiaramente, il terribile T-Rex. E molti altri ancora. Il visitatore troverà accanto a ciascun dinosauro un cartello con le caratteristiche principali.
Nell’anno della sua collocazione, il 2019, questo percorso da marzo a settembre era partito subito con il botto facendo registrare ben 50mila presenze.
I dinosauri sono stati ricostruiti studiandoli nei minimi dettagli, acquisendo dati relativi alle proporzioni, allo scheletro, alla loro muscolatura.
I tecnici sono quindi passati alla ricostruzione su carta e, successivamente a quella su pc per la modellazione digitale, poi spedita in fabbrica per la ricostruzione in polistirolo.
Il passo successivo è stato la scultura manuale, utilizzando creta o plastilina. Una volta pronto per la lavorazione finale, c’è stato l’intervento con vetroresina e il posizionamento di occhi e denti, realizzati sui calchi degli originali. L’ultimo tocco, quello del colore, per rendere l’animale verosimile a quello preistorico.
Per prenotare le visite: macchiagrande@wwf.it o 320-9006992.