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In gita a casa di Piero e Leone: gli orsi danno spettacolo a Campoli Appennino

I due orsi vivono nel cuore del paese in una grande area faunistica dove i visitatori possono conoscerli da vicino

Piero e Leone sono due bellissimi orsi bruni europei. Per conoscerli non bisogna andare troppo lontano da Roma. Vivono, infatti, nell’Area faunistica dell’orso a Campoli Appennino, in provincia di Frosinone. Si tratta di un luogo immerso nella natura e con un borgo delizioso da vedere.

I due orsi vivono nel cuore del paese in una grande area faunistica dove i visitatori possono conoscerli da vicino

Il luogo in cui vivono i due orsi è davvero particolare. L’Area faunistica dell’orso Campoli Appennino si trova, infatti, a ridosso del paese. Anzi, nel centro del paese. Qui dal 2017 si può fare la conoscenza di Piero e Leone, due orsi bruni europei che sono arrivati dall’Albania e per i quali si era manifestata un’esigenza di recupero a causa della mancanza di cure.

Uno dei due orsi ospitati nell’area faunistica

Hanno 14 anni e sono fratelli. Da 7 anni deliziano gli occhi dei visitatori con la loro presenza. Gli orsi sono animali generalmente solitari. Nel loro caso, invece, è diverso poiché essendo fratelli si sono sempre fatti compagnia, anche giocando insieme.

La visita guidata all’interno di quest’area, che in passato ha ospitato anche altri tre orsi, dura circa tre quarti d’ora e, comunque, un tempo variabile a seconda dell’avvistamento degli orsi.

Piero e Leone sono docili e tranquilli e qui hanno trovato una seconda vita. L’area faunistica è sorta nel 2010 sulla base di un progetto realizzato in collaborazione tra l’amministrazione comunale e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise con l’obiettivo di ospitare gli orsi che necessitano di un programma di recupero e che quindi non possono più vivere in libertà, consentendo loro di muoversi in un ambiente molto vasto e simile al loro.

Gli orsi possono essere visti tramite visita guidata ma un altro punto di avvistamento si trova in piazza Umberto I.

L’area faunistica, che si trova in via Guglielmo Marconi, resterà aperta in occasione di Pasqua e Pasquetta da sabato 30 marzo a lunedì 1 aprile con i seguenti orari: sabato 30 marzo ore 15.30 apertura infopoint e ore 16.15 visita, domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile ore 16.30 apertura infopoint e ore 17.15 visita (prenotazioni: 3773834016)

Cosa vedere a Campoli Appennino

Campoli Appennino è un delizioso borgo della Ciociaria alle porte della Valle di Comino. Si trova sul versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, sul bordo di una dolina carsica chiamata il Tomolo”, a 650 metri di altitudine.

E’ il paese dell’orso e del tartufo, altra particolarità locale, che si può degustare nei ristoranti locali o in occasione delle feste.

Oltre alla piazza che si affaccia sulla casa degli orsi e che rappresenta un irrinunciabile punto di osservazione per i turisti, nella cittadina si può ammirare anche la Torre medievale.

Si trova nella parte più alta del paese ed ha un’altezza di 25 metri.

Esattamente come la torre, anche il centro storico di Campoli Appennino risale al Medioevo e presenta una cinta muraria dell’epoca. All’interno vi sono case e vicoletti.

Il centro storico di Campoli Appennino, di epoca medievale, conserva la cinta muraria originaria con all’interno le case, i caratteristici vicoletti e nella parte più alta del paese, a circa 650 metri di altitudine, una torre di 25 metri di altezza.


La torre è accessibile al pubblico su prenotazione ed è stata ristrutturata. Ospita un museo, il “Torritorio” in cui la storia, le tradizioni e le tipicità di Campoli sono state ricostruite.

Dalla terrazza si può ammirare un panorama a 360 gradi.

Da vedere anche la chiesa di Sant’Andrea Apostolo la cui costruzione è antecedente al 1291 ma il cui risultato attuale è il frutto di lavori avvenuti nel corso dei secoli. Presenta una navata e forme d’ordine corinzio mentre il pavimento in stile veneziano risale al XIX secolo ed è stato realizzato in pietre colorate (la “breccia di Campoli”).

Chiesa di S.Andrea

Un’altra tappa del nostro itinerario deve comprendere la chiesetta di San Pancrazio, di origini benedettine, che si trova a circa un chilometro dal centro abitato del paese.

La sua costruzione è legata ad una leggenda, quella che la farebbe risalire al 1521 quando gli abitanti del posto decisero di costruire un romitorio dopo l’apparizione del martire ad una pastorella.

Da cappella votiva venne poi trasformata in chiesa nei secoli successivi. Custodisce la statua del patrono San Pancrazio, che viene portata in processione per le vie del paese il 12 maggio di ogni anno.

Nei dintorni

Nella zona di Carpello, frazione di Campoli Appennino,  si possono vedere un antico mulino ad acqua ancora funzionante, un torrione di guardia che risale probabilmente al XVI secolo, i resti di un pavimento a mosaico risalente ad una villa romana forse del I secolo a.C.

Sempre nei dintorni di Campoli Appennino, è presente un canyon. Si tratta del Vallone Lacerno con rocce che risalgono anche a 150 milioni di anni fa, di origine calcarea e dolomitica.

Tra le presenze faunistiche si segnalano l’orso bruno appenninico, il lupo appenninico, il falco pellegrino, il camoscio, il capriolo.

In località Capo d’Acqua è presente un rifugio montano che ospita chiunque ne faccia richiesta, come si legge nel regolamento, per necessità. E’ gestito dagli alpini e viene inteso come il “Rifugio dei Campolesi” proprio per la sua apertura verso l’esterno, ampliando la possibilità delle persone di conoscere queste montagne.

Da qui si possono fare diversi percorsi di durata variabile e arrivo a Montagnone, al Valico schiena d’asino, al Valico Monte Tranquillo, a Pescosolido.

Feste, sagre e prodotti tipici

Il prodotto tipico per eccellenza è il tartufo. L’omaggio, in grande stile, arriva nel mese di novembre quando si svolge la Festa del Tartufo bianco & nero pregiato di Campoli Appennino. In questa occasione si possono degustare dei menù con questa delizia locale, fare dei percorsi enogastronomici, assistere a show-cooking e ascoltare buona musica.

Un altro prodotto tutto da gustare è la “Marzolina”, un formaggio tradizionale del Lazio e tipico della Ciociaria. Viene realizzato con il latte dei pascoli della zona.

Oltre alla festa patronale di San Pancrazio a maggio, si celebra la Madonna Addolorata il primo sabato di settembre con una processione notturna e, la prima domenica di settembre, San Gaspare del Bufalo.