Ostia, scoperto il market dei vestiti griffati rubati: fermo per tre stranieri

Abiti griffati rubati rinvenuti in un'abitazione di Ostia dopo le perquisizioni della Polizia

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Foto: repertorio

Due uomini escono da un appartamento di Ostia con in mano delle buste di grandi dimensioni. Quando vedono la Polizia tentano di darsi alla fuga, provando anche a fare un maldestro tentativo per disfarsi dei bustoni, all’interno dei quali c’erano dei capi d’abbigliamento griffati.

I due, insieme ad una donna, vengono poi fermati e sottoposti a fermo di polizia giudiziaria perché indiziati del reato di ricettazione.

La merce rinvenuta in un’abitazione di Ostia dopo le perquisizioni della Polizia

I fermati sono tre cittadini di nazionalità cilena, due uomini di 42 e 24 anni e una donna di 34. La Polizia del X Distretto Lido di Roma è intervenuta a seguito della segnalazione della presenza di tre persone sospette in via Rodolfo Grimaldi Casta, ad Ostia.

Quando gli agenti sono giunti sul posto, al civico segnalato, hanno notato i due uomini che uscivano con due buste molto grandi. Alla vista della Polizia hanno cercato di fuggire e di liberarsi di queste buste all’interno delle quali sono stati trovati molti indumenti firmati, di “griffe” note, quasi tutti ancora muniti di cartellino e anti-taccheggio.

Nella perquisizione gli agenti hanno trovato indosso ad uno dei due un mazzo di chiavi con cui hanno aperto l’appartamento. Qui hanno trovato la donna.

Nell’abitazione sono stati scoperti altri capi griffati, anch’essi con cartellino e anti-taccheggio, oltre ad una busta schermata, un rotolo di carta stagnola che serviva per schermare gli articoli, una calamita utilizzata per la rimozione dei dispositivi antitaccheggio, parrucche e 900 euro.

La Procura di Roma ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari la convalida del fermo e l’adozione della custodia cautelare in carcere.

I due uomini sono stati poi condotti alla casa circondariale “Regina Coeli”, la donna si trova invece nel carcere femminile di “Rebibbia”.