Liberato “Venerdì” il pappagallo da 200mila follower: era stato rapito e portato a 50 km da casa (VIDEO)

Dopo qualche ora dalla scomparsa la denuncia ai Carabinieri: il rapimento è stato scoperto con le telecamere di videosorveglianza

Sono stati tre giorni di angoscia quelli passati dalla proprietaria di “Venerdì”, un dolcissimo pappagallo amazzone a testa gialla, che giovedì scorso è stato rapito dalla stazione di rifornimento carburante di Roccasecca, dove era abituato a volare libero ma a portata di vista della sua umana, titolare dell’attività.

Ad un tratto l’animale è sparito, e dopo ore di attesa inutile sperando che tornasse a casa, è partita la denuncia di scomparsa ai Carabinieri. Sono stati i militari, con la visione delle immagini di videosorveglianza, a capire che si era trattato di un rapimento.

Dopo qualche ora dalla scomparsa la denuncia ai Carabinieri: il rapimento è stato scoperto con le telecamere di videosorveglianza

Una vera e propria task force si è attivata con successo per riportare a casa “Venerdì” il bellissimo pappagallo amazzone a testa gialla di Roccasecca, conosciuto anche su Tik Tok per la sua parlantina e il carattere docile con cui saluta e stringe la zampa a chi gli porge la mano.

Quegli stessi modi che purtroppo lo hanno portato a fidarsi di un estraneo che lo scorso giovedì, fermandosi con l’auto alla stazione di servizio della sua proprietaria, se lo è portato via in macchina a 50 km di distanza.

L’allarme per la sua scomparsa è scattato qualche ora dopo, quando l’animale, di una specie tutelata e regolarmente registrato al Cites, ma abituato a volare libero sempre rientrando a casa, non è stato più visto tornare.

Con la denuncia ai Carabinieri di Priverno, l’intuizione dei militari è stata subito quella di visionare le immagini della videosorveglianza, che hanno infatti aiutato a ricostruire il momento in cui un estraneo lo ha invitato a salire sulla sua spalla e se lo è portato via in macchina.

Grazie alla targa del veicolo, l’uomo è stato identificato come un residente di Fondi, paese in provincia di Latina, e titolare di un negozio di animali, che forse aveva intenzione di rivenderlo.

Questa specie, come spiega Giuliana Mosca, Pres del Laboratorio verde di Roma Capitale “Fare Ambiente”, oltre ad avere una spiccata intelligenza, ha un valore di “mercato” anche di mille euro, in più lui è diventato da tempo un protagonista dei social e in particolare di Tik Tok, dove alcuni video dove chiacchera con la sua umana, sono molto amati dai bambini, tanto da aver raggiunto oltre 200mila follower.

La presidente dell’associazione di Guardie zoofile, peraltro molto esperta di questi animali esotici, si è subito attivata mettendo a disposizione le sue competenze e tutti i contatti utili per le ricerche.

Il tam tam ha raggiunto anche l’ex comandante della stazione dei Carabinieri del Corpo forestale CITES di Fogliano, che ha attivati a sua volta i canali necessari ad ottenere in tempi brevi che l’autorità giudiziaria consentisse la perquisizione nell’abitazione dell’uomo.

Quando il 70enne si visto arrivare il controllo, e all’interno della sua abitazione è stata accertata la presenza di “Venerdì”, spaventato in quell’ambiente sconosciuto, non ha potuto a quel punto negare quanto era stato ripreso dalle telecamere.

L’animale è stato riconsegnato sabato scorso alla sua proprietaria, che non è noto se sporgerà denuncia contro il 70enne di Fondi. Di sicuro c’è il fatto che l’uomo, nel caso, rischia una pesante sanzione per appropriazione indebita, oltre alla detenzione senza i documenti dell’animale e che impedivano a chiunque altro di possederlo.

“Ritengo – ha spiegato la dott.ssa Mosca – che le pene per questi reati debbano essere inasprite. Questi esseri senzienti sono particolarmente fragili e facile preda di commercio illegale, subiscono maltrattamenti e venendo costretti in una gabbia dove non c’è alcuna possibilità di fuga per loro. La morte nelle condizioni terribili della prigionia e la mancanza della famiglia, sopraggiunge dopo una lenta agonia”.

Solo di recente in Italia, un uomo è stato fermato dalle guardie Oipa al porto di Genova. Aveva stipato in due piccolissimi trasportini nascosti in due borse di plastica sotto il sedile di un’auto, circa 40 uccelli, 23 diamantini e 14 parrocchetti del Pacifico, che stava per imbarcare nella stiva di una nave diretta in Marocco, con temperature altissime e senza acqua né cibo.

Il sequestro è arrivato prima che riuscisse a partire. Li avrebbe trovati tutti morti. L’uomo è stato denunciato.