Roma: non gradisce la sospensione a scuola, prende a botte il preside

Al centro dell'aggressione una sospensione non gradita: il preside guarirà in dieci giorni

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Un' ambulanza. Foto di repertorio

Preside viene spintonato e preso a botte per una sospensione non gradita. È accaduto a Roma nel blasonato “San Gabriele”, l’istituto paritario di via della Giustiniana.

Al centro dell’aggressione una sospensione non gradita: il preside guarirà in dieci giorni

Ad aggredire il dirigente scolastico il patrigno di un alunno. Che infuriato ha dato una spinta al preside e lo ha fatto cadere di peso creandogli, tra l’altro, una contusione al gomito.

La vittima, il preside Raimondo Pietroletti, è stato poi soccorso all’ospedale Villa San Pietro dove gli è stata riconosciuta una prognosi di dieci giorni.

I fatti risalgono al pomeriggio del 15 marzo, intorno alle 16,40. A scatenare il blitz in presidenza con pestaggio annesso il convivente della mamma di un alunno appena sospeso.

Il patrigno infuriato, non condividendo ne’ nota ne’ motivazioni, ha irruzione nell’ufficio in cui il preside stava lavorando con alcuni docenti.

Prima lo ha minacciato, intimandogli di annullare la sospensione, e poi, quando il preside lo ha invitato a calmarsi, si è scagliato contro di lui spintonandolo e facendolo cadere a terra.

Una “gravissima aggressione”, si legge nella comunicazione che il Consiglio d’amministrazione dell’istituto ha inviato ai genitori degli iscritti, per informarli di quanto successo.

Un insegnante  in quei frangenti si è precipitato a chiedere aiuto ai bidelli, che a loro volta hanno allertato i soccorsi e la polizia.

Aggressioni a scuola

Non è purtroppo il primo episodio di aggressione a scuola ai danni di un docente o di un dirigente scolastico.

Tra gli ultimi gravi episodi nelle scuole italiane, per mano di genitori maneschi, lo scorso febbraio a Reggio Calabria.

Preso per il collo e sbattuto contro un muro. Vittima un professore che aveva convocato un papà e si è ritrovato picchiato, preso per il collo e aggredito.

Giunto a scuola, dopo aver chiesto al figlio chi fosse il docente che aveva richiesto la sua presenza, il padre dell’alunno si è rivolto al professore subito con tono minaccioso, urlando che non si sarebbe dovuto più permettere di disturbare la sua famiglia.

Poi è passato alle vie di fatto sbattendolo contro il muro e afferrandolo per il collo.

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