Roma, ladro acrobata si lancia dal terzo piano e fugge col bottino

Il ladro acrobata, con un complice, si era introdotto in un appartamento incustodito: sapevano che la proprietaria era morta

Foto non collegata ai fatti

Prima il furto poi la fuga con lancio dal terzo piano. Un ladro acrobata ieri, a Tor Marancia, è riuscito a farla franca fuggendo col bottino (e forse con qualche slogatura) mentre la polizia lo rincorreva.

Il ladro acrobata, con un complice, si era introdotto in un appartamento incustodito: sapevano che la proprietaria era morta

È accaduto nella tarda serata di ieri, 23 marzo, in via Lorenzo Bonincontri dove gli agenti della polizia sono arrivati su segnalazione di alcuni residenti che avevano sentito strani rumori e poi visto aggirarsi nel palazzo due giovani con fare sospetto.

I due ladri, infatti, dopo aver citofonato a diversi condomini, sono riusciti a entrare nella palazzina e salire al terzo piano dove con tutta probabilità sapevano di trovare un appartamento incustodito dato che l’unica inquilina era morta da quasi tre mesi.

Hanno quindi forzato la serratura e sono entrati rovistando e rubando alcune collanine in oro appartenute alla defunta.

L’arrivo dei poliziotti del commissariato Tor Carbone li ha messi in fuga ma, mentre uno dei due, un 26enne italiano è stato fermato e arrestato sulle scale, il complice più arzillo, aggrappandosi all’impalcatura che rivestiva il palazzo, si è lanciato nel vuoto.

L’acrobata 18enne

Meno fortunato un altro ladro acrobata che a novembre si era arrampicato su una grondaia per introdursi in un appartamento all’Eur e rubare oro e gioielli per 15mila euro. A tradirlo il sistema di sicurezza a distanza dell’appartamento.

Il ladro, un cileno di 18 anni, era stato arrestato in flagranza dai carabinieri.

Era la sera del 16 novembre: i carabinieri intervengono in un appartamento di via Lilio, al Tintoretto, su segnalazione della proprietaria che sullo smartphone aveva ricevuto una notifica di intrusione del sistema di allarme installato in casa.

L’arresto immediato. Gli investigatori hanno scoperto poi che il ladro si era introdotto nell’abitazione situata al primo piano, dopo essersi arrampicato tramite una grondaia e aver forzato una porta finestra. Poi di nuovo il lancio, finito male.

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