Ostia commemora i martiri delle Fosse Ardeatine: le modifiche alla viabilità

La cerimonia per l’eccidio delle Fosse Ardeatine si affiancherà alle celebrazioni di rilievo nazionale organizzate in città dal Campidoglio

Ostia si prepara a celebrare i martiri delle Fosse Ardeatine a 81 anni di distanza dall’eccidio compiuto dagli uomini del colonnello Herbert Kappler il 24 marzo del 1944, all’indomani dell’attentato perpetrato in via Rasella dai partigiani comunisti dei Gruppi d’azione patriottica (Gap) della capitale.

La cerimonia per l’eccidio delle Fosse Ardeatine si affiancherà alle celebrazioni di rilievo nazionale organizzate in città dal Campidoglio

L’iniziativa avrà luogo domenica prossima, 24 marzo, in parallelo a quelle tradizionalmente organizzate dal Comune di Roma Capitale presso il mausoleo dove sono sepolte le 335 vittime della strage e produrrà sul Lido anche alcune ripercussioni relativamente alla viabilità della cittadina tirrenica.

Divieti e limitazioni interesseranno la zona centrale di Ostia dove si trova la sede del X Municipio e in particolare via Claudio, piazza della Stazione Vecchia, piazza Regina Pacis e via Monti di San Paolo.

L’evento, al pari di quello promosso ogni anno dal Campidoglio, non mancherà di sollevare commenti e polemiche che si trascinano sin dall’immediato dopoguerra soprattutto da parte di chi sostiene la sostanziale inutilità dell’attacco dinamitardo perpetrato dai Gap ai danni del III reggimento di polizia Bozen e che provocò la morte di 33 soldati altoatesini posti alle strette dipendenze della Wermacht durante l’occupazione nazista della città.

Inutilità correlata sia agli effetti trascurabili di un obiettivo considerato dai detrattori dell’attentato irrilevante dal punto di vista militare, sia alle forti critiche attinenti al comportamento tenuto dai partigiani che non si consegnarono alle autorità germaniche così come ordinato, mediante un avviso in cui si annunciava la fucilazione di dieci italiani per ogni tedesco morto in via Rasella, se i responsabili della strage non si fossero presentati.

In realtà gli studi storici hanno consentito di appurare che il reggimento di polizia altoatesino era tutt’atro che irrilevante sotto il profilo strategico avendo, tra l’altro, partecipato attivamente ai rastrellamenti compiuti contro la resistenza nel nord Italia dai nazisti e che i comandi tedeschi, come testimoniò il generale Albert Kesselring durante il processo celebrato per l’eccidio delle fosse Ardeatine dopo la fine della guerra, in realtà non pubblicarono alcun avviso per sollecitare gli attentatori ad autodenunciarsi.

Le Ss procedettero alla preparazione della strage con la massima segretezza possibile

Le Ss di Kappler operarono, anzi, la selezione dei condannati a morte in gran segretezza e con la celerità necessaria a impedire possibili interferenze esterne da parte del Vaticano anche allo scopo di punire in modo plateale la connivenza che unì, sin dall’inizio dell’occupazione nazista dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943, la popolazione romana agli embrioni della lotta partigiana sorti proprio all’interno della capitale.

La commemorazione che avrà luogo a Ostia sarà accompagnata a partire dalle ore 9.30 di domenica 24 marzo e sino a cessate esigenze dall’istituzione di un divieto di transito con relativo divieto di sosta su via Claudio, da Piazza Giuliano della Rovere a Piazza della Stazione Vecchia, su Piazza della Stazione Vecchia, da Via Claudio a Piazza Regina Pacis, nell’area area antistante l’ingresso del X Municipio e in Via Monti di San Paolo negli stalli di sosta compresi tra Via dei Romagnoli e Via della Salvia, esclusi i posti riservati ai disabili. Le stesse restrizioni saranno applicate su piazza Regina Pacis nello slargo sottostante alla scalinata.

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