Il capo dello Stato Sergio Mattarella conferisce ad Ardea il titolo di Città

La località situata nell’hinterland capitolino diventa Città per i suoi meriti storici, civici e culturali

Il Comune di Ardea ha acquisito, da oggi, il titolo formale di città a seguito della promulgazione del relativo decreto da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il provvedimento è stato notificato oggi all’amministrazione della località situata nella zona meridionale dell’hinterland capitolino al termine di un iter avviato nel 2017.

La località situata nell’hinterland capitolino diventa Città per i suoi meriti storici, civici e culturali

Il conferimento del titolo di città è puramente onorifico e non produce effetti dal punto di vista giuridico o amministrativo, ma rappresenta il riconoscimento formale della rilevanza dal punto di vista storico, culturale e civico di un agglomerato che entra così a far parte di quelli che, lasciate alle proprie spalle le origini rurali, ha progressivamente assunto una posizione di rilievo all’interno del territorio in cui è inserito.

L’attribuzione dell’ambito riconoscimento da parte del Capo dello Stato si basa sulle risultanze di un’articolata istruttoria fondata, tra l’altro, sulle relazioni prodotte dalla Prefettura di Roma e dal Ministero dell’Interno anche ai fini di una più specifica analisi dei requisiti di ordine e di sicurezza pubblici previsti dal Decreto legislativo n. 267 del 2000 per l’attribuzione formale del titolo di città.

Ardea vanta una storia millenaria che, dall’epoca dell’antica Roma arriva sino all’età contemporanea testimoniata, tra l’altro, dalla presenza del museo dedicato allo scultore, Giacomo Manzù, al cui interno sono ospitate le opere donate dall’artista allo stato italiano nel 1979 con destinazione specifica alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma che lo aprì ufficialmente al pubblico l’11 aprile 1981 alla presenza dell’allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini.

La raccolta Manzù fu, tra l’altro, il primo museo in Italia dedicato ad un artista ancora vivente che visse e lavorò a lungo nella cittadina tirrenica.

Dopo la morte dello scultore, la famiglia, tenendo conto della volontà espressa dallo scultore di voler restare ad Ardea, centro da lui eletto a dimora e anche a sede del laboratorio in cui realizzava le sue opere, chiese il permesso allo Stato di seppellirlo nel parco-giardino del museo.

Permesso che fu accordato dal Capo dello Stato Francesco Cossiga e che venne formalmente coronato dalla tumulazione in loco dei resti di Manzù, avvenuta il 22 maggio 1992. Il 29 gennaio 2021, i due figli dell’artista disposero che la salma fosse rimossa per essere cremata e si presume che le relative ceneri riposino presso la presidenza privata della famiglia di colle Manzú nel territorio del comune di Aprilia.

Siamo di fronte a un momento storico importante – ha affermato il sindaco Maurizio Cremonini – Ardea meritava di entrare nel novero delle Città italiane per la sua importanza storica, ma anche per le sue possibilità di crescita. Oggi il conferimento del titolo di Città è il primo passo per proseguire nella costruzione dell’Ardea futura e per consolidare nelle giovani generazioni l’orgoglio di sentirsi cittadini di Ardea”.