Gita fuori porta a Fumone tra natura, storia e fantasmi del castello

Itinerario a Fumone, borgo medievale intatto che custodisce uno dei castelli più infestati d'Italia 

Gita fuoriporta a Fumone: una passeggiata tra storia, natura e tipicità dell’Olimpo della Ciociaria
Fumone visto da lontano (foto fornita dalla Pro Loco)

Guardando Fumone da lontano già si capisce che riserverà grandi sorprese. Il paese, che si erge a 783 metri sul livello del mare, ha un fascino particolare ed è una delle gemme che si possono visitare nel cuore della Ciociaria. La sua notorietà è legata, oltre che alla sua bellezza, al nome di Celestino V, colui che rinunciò ad essere papa e che qui venne imprigionato.

Itinerario a Fumone, borgo medievale ancora intatto che custodisce uno dei castelli più infestati d’Italia

Al borgo di Fumone, edificato sulla pietra, si accede tramite una porta. Da qui scatta una vera e propria esperienza, che ci porterà nell’incantevole borgo medievale ancora intatto. E’ transitabile a piedi, passando per stradine e vicoletti dove si vedono archi e piccoli cortili. Una passeggiata tra arte, storia e tanto relax nella natura.

Gita fuoriporta a Fumone: una passeggiata tra storia, natura e tipicità dell’Olimpo della Ciociaria
(Foto: Pro Loco)

Il nome Fumone nasce nell’antico Medioevo quando, grazie ai segnali di fumo fatti da questo paesino, Roma veniva avvisata dell’arrivo dei nemici.

La denominazione di “Olimpo della Ciociaria”, come viene definito Fumone, deriva dallo scrittore e giornalista Curzio Malaparte.

Gita fuoriporta a Fumone: una passeggiata tra storia, natura e tipicità dell’Olimpo della Ciociaria
L’incredibile vista del paese avvolto dalle nuvole (Foto: Pro Loco)

Intorno ad esso la natura rigogliosa consente lunghe camminate e possibilità di dedicarsi al trekking. 

Una visita al centro storico di Fumone può partire da uno dei siti di maggiore rilevanza, il Castello Longhi – De Paolis. Si tratta di un’antica rocca di cui si parla addirittura in un documento ufficiale del 962 d.C. quando venne donata da Ottone I di Sassonia a papa Giovanni XII.

Il castello di Fumone è collegato alla figura di Celestino V, il primo papa che rinunciò al pontificato nella storia della chiesa e che Dante, pur non citandolo espressamente, ha collocato nel III canto dell’Inferno tra gli ignavi indicandolo come ”colui che fece per viltade il gran rifiuto”. Celestino V ha dato sicuramente una grande fama a questo luogo. Qui venne rinchiuso nel 1295. Al momento della morte vi fu il miracolo certificato della croce infuocata visibile sulla cappella di famiglia.

Questo castello dall’aspetto austero è stato una prigione di massima sicurezza dello Stato Pontificio.

Si dice che sia uno dei castelli più infestati d’Italia. C’è anche la “sala del bambino”, un piccolo antenato degli attuali proprietari, assassinato dalle sorelle nel 1853 quando aveva solo tre anni per ragioni legate all’eredità. La madre, impazzita dal dolore, decise di imbalsamarlo e metterlo in una teca. E’ ancora lì.

Nei mesi invernali il castello è visitabile dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 mentre nei mesi estivi l’orario è esteso alle 20. In ogni caso la domenica l’orario è sempre continuato.

Qui si trova il “Giardino pensile”. Si estende per circa 3500 mq a 800 metri di altezza consentendo una vista incredibile su ben 45 paesi, spaziando dai colli Laziali alla catena dei Monti Ernici fino alla catena dei Lepini.

All’interno vi sono alberi secolari, tra cui un cipressus funebris, nato dall’unione di due piante.

Gita fuoriporta a Fumone: una passeggiata tra storia, natura e tipicità dell’Olimpo della Ciociaria
(Foto: Pro Loco)

Il nostro itinerario fa poi tappa alla Chiesa della SS. Maria Annunziata, che risale al XII secolo ma che venne ristrutturata alla fine del XVIII secolo. Fu papa Pio VI, nel 1781, a trasformarla in collegiata. L’attuale forma deriva dalle ulteriori modifiche fatte durante il 1800.

All’interno si possono vedere una tela del Buttaragi del 1786 con l’Annunciazione. La navata minore custodisce l’immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso mentre in quella maggiore troviamo l’affresco con la morte di papa Celestino V.

Da visitare anche la chiesa di S. Gaugerico, che risale alla prima metà del XIV secolo. Sorse sui resti di una chiesa più antica e ha una facciata con un portale gotico, arco a sesto acuto e modanature.

L’interno conserva la pala di inizio XVIII secolo con l’immagine del santo, un quadro della Madonna del Rosario che Vincenzo Cerica realizzò ad inizio ‘900, un San Michele Arcangelo di Arsenio Cocchi mentre un artista del posto, Paolino Cialone, ha costruito leggio e croce in legno.

Gita fuoriporta a Fumone: una passeggiata tra storia, natura e tipicità dell’Olimpo della Ciociaria
Il Municipio (Foto: Pro Loco)

Itinerari nella Natura

Attorno a Fumone si possono percorrere dei cammini che impegnano i visitatori anche dalle 4 alle 6 ore. Come il “Sentiero Rivellino”, che porta alla scoperta del passato del luogo e di quel percorso antico che conduceva al Castello Longhi – De Paolis.

Un altro itinerario che consente al visitatore di immergersi nella natura è quello che si addentra nell’Oasi Naturale “Lago di Canterno”. Fa parte dell’Ente Parco dei Monti Simbruini.

Gita fuoriporta a Fumone: una passeggiata tra storia, natura e tipicità dell’Olimpo della Ciociaria
(Foto: Pro Loco)

Si tratta del bacino carsico più esteso del Lazio dove si potranno vedere tantissimi animali come una gran varietà di uccelli acquatici tra i quali spiccano il cormorano, la garzetta, lo svasso maggiore, gli aironi. E poi vari rapaci tra cui il gufo reale e il barbagianni, oppure mammiferi come talpe, volpi, scoiattoli, istrici, tassi, lepri.

Tra le particolarità della flora, invece, troviamo giunchi e cannucce, bellissimi salici e querce, ma anche ginestre e piante aromatiche.

Gita fuoriporta a Fumone: una passeggiata tra storia, natura e tipicità dell’Olimpo della Ciociaria
(Foto: Pro Loco)

Feste, sagre e piatti tipici

Diversi appuntamenti, religiosi e non, organizzati nell’arco di tutto l’anno, consentono di immergersi nella storia, nelle tradizioni, nelle tipicità e nei prodotti locali di Fumone.

Tra questi troviamo, la festa della Madonna del Rosario ad ottobre, la festa dedicata a Celestino V ad agosto. E poi la particolare festa del patrono, San Sebastiano, che per due volte l’anno anima il borgo: il 20 gennaio e il lunedì dopo la Pentecoste. Una festa che prevede anche la designazione di un “festarolo” alle ore 14 di ogni 17 gennaio, estratto in una rosa di candidati. E, anche, il lancio delle ciambelle dalla torretta della chiesa.

Nel mese di marzo è in programma il falò di San Giuseppe mentre per l’infiorata del Corpus domini, che si festeggia in giorni variabili dell’anno, un tappeto colorato di materiali diversi ricopre le vie del borgo.

Nei ristoranti locali, oltre che nelle occasioni festive, si possono degustare le pietanze realizzate con prodotti a chilometri zero. Dalla minestra di pane alla polenta con spuntature di maiale, dalla frugale panata alle sagne e fagioli, passando per tartalicchi (frittelle) o ciambelle al vino. Da non perdere poi le fettuccine casarecce al ragù. Questi alcuni suggerimenti che arrivano direttamente dalle persone del posto.

Come si arriva

In auto si può arrivare a da Roma uscendo dall’autostrada A1 al casello di Anagni/Fiuggi e proseguendo poi verso Fiuggi. Prima di Fiuggi si svolta a destra e si seguono le indicazioni per Fumone.

Informazioni:

Pro Loco Fumone: 338.1532558 – Comune di Fumone: 0775.49496