Le api scavatrici si erano annidate nel cortile di un asilo: la singolare scoperta accertata dal naturalista Andrea Lunerti
Api scavatrici assediano un’asilo comunale alle porte di Roma Nord. La scoperta, ieri pomeriggio, quando bidelli e insegnanti hanno riferito alla dirigente di aver notato una infinità di micro mucchietti di terra nel cortile. Da ogni mucchietto spuntavano api.
Tanto è bastato per far segnalare l’allarme a Andrea Lunerti, il naturalista di Morlupo, specializzato nell’individuazione e nella cattura dei piccoli insetti, ma anche di animali selvatici.
“Ho svolto il sopralluogo nel cortile dell’asilo – spiega Lunerti a Canaledieci.it – E devo dire che è stata una scoperta singolare. Mi sono ritrovato di fronte a un evento riproduttivo eccezionale. Non perché queste specie di api non siano autoctone, ma perché lo spazio occupato era esteso. Ed anche perché questi insetti, pacifici se non molestati, si riproducono in genere ad aprile.
L’inverno particolarmente mite da un lato non ne ha favorito selezione naturale dall’altro ne ha anticipato la riproduzione. E in questi giorni hanno fatto capolino da sotto la terra”.
Stavolta per Andrea Lunerti non è stato possibile catturare le api con la sua tutona e l’aspiratore. “Vanno rastrellate a mio giudizio – aggiunge – E più di una volta, in questo modo le api sciamano e si trasferiscono altro, speriamo lontane dai bambini dell’asilo”.
“Si chiamano ”Colletes cunicularius” e sono api solitarie che nidificano prevalentemente sotto terra nei terreni tendenzialmente sabbiosi ma mai in una simile concentrazione – aggiunge ancora l’esperto – Probabilmente il caldo inverno ha garantito ampiamente la loro sopravvivenza.
La loro puntura può causare reazioni tossiche dal grado di gravità ampiamente variabile. Tuttavia, le tossine sono tipicamente mirate verso le sue prede e i suoi predatori.
Di solito non sono letali per l’uomo”.
Il naturalista ha comunque avvisato la dirigente dell’asilo di tenere lontani i bambini dall’area dove si sono annidate le api scavatrici. “I piccoli potrebbero prendere mucchietti di terra con le mani o calpestare la terra suscitando reazioni delle api”.
“Mi dispiacerebbe se si dovesse arrivare a una disinfestazione. Le api morirebbero. Ma sarà chi di competenza a scegliere il metodo di intervento”, conclude Lunerti.