Truffata coppia di ultra 80enni: 7mila euro ottenuti con le minacce da un finto carabiniere

"Papà mi ha lasciato con un sacco di debiti": la richiesta d'aiuto a due anziani è una truffa per estorcere gioielli

Immagine degli anziani non collegata ai fatti
Aveva preso di mira una coppia di ultra 80enni, prima spacciandosi per un nipote in difficoltà con un pagamento, poi travestendosi da finto maresciallo dei carabinieri, il truffatore 20enne che in quella veste militare li aveva  minacciati con azioni legali se non avessero consegnato 7mila euro per pagare un debito. Le indagini avviate a dicembre, hanno stretto il cerchio intorno ad un giovane.

“Papà mi ha lasciato con un sacco di debiti”: la richiesta d’aiuto a due anziani è una truffa per estorcere gioielli

Era riuscito ad ottenere da due anziani residenti nella zona di San Vittorino Romano, un’ingente somma di denaro fingendosi un finto nipote che avrebbe rischiato guai con la legge, se non fosse riuscito in poche ore a saldare un debito paterno.
Con una voce disperata, inscenata a perfezione al telefono, gli aveva chiesto aiuto facendogli credere che erano loro la sua unica ancora di salvezza familiare per non finire in prigione.

Le minacce di conseguenze legali del finto militare

Un appello al loro buon cuore, rispetto al quale gli anziani sono rimasti interdetti, e seguita poco dopo da una seconda telefonata, che stavolta dall’altra parte aveva un finto maresciallo dei Carabinieri.

E’ stato lui il protagonista determinante per la riuscita di questa truffa quasi “perfetta”, dopo aver prospettato agli ultra 80enni gravi conseguenze legali, se non avessero immediatamente saldato il debito del figlio anche con gioielli in oro.

Minacce che hanno sortito l’effetto desiderato, e che una vola chiusa la telefonata, gli hanno fatto mettere insieme tutti i preziosi che avevano: 7mila euro in gioiello che hanno poi consegnato alla persona che si è presentata sotto casa.

Solo quando hanno realizzato tutta la vicenda si sono rivolti ai Carabinieri della Stazione di San Vittorino Romano per denunciarla attivando le indagini  che hanno incastrato un 20enne campano, recidivo e già noto per reati simili

Il giovane catturato a Napoli, ora si trova agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, e dovrà rispondere del reato di truffa aggravata.