Roma, spaccio di sigarette elettroniche alla cannabis: manette in un quartiere universitario

Spaccio si sigarette elettroniche alla cannabis: a gestire il business a San Lorenzo un romano che girava con documenti rubati

Nella foto la droga sequestrata

Il quartiere universitario di San Lorenzo torna a far parlare di sé in queste ore, dopo l’arresto scattato ieri notte per un carico di stupefacenti occultati in un’automobile. Tra hashish, marijuana, e materiale per il confezionamento, nel veicolo di un romano appena 20enne c’erano anche confezioni di sigarette elettroniche alla cannabis, con un contenuto di THC superiore ai limiti di legge.

Spaccio si sigarette elettroniche alla cannabis: a gestire il business a San Lorenzo un romano che girava con documenti rubati

Hanno preso piede qualche anno fa, per ricomparire sul mercato degli stupefacenti romano saltuariamente nel 2023, le sigarette elettroniche usa e getta del tipo svapo, con cartucce contenenti THC, il più noto principio attivo della cannabis in valori superiori alla media, ritrovate nel bagagliaio di un’auto a San Lorenzo.

Il carico era stato ben nascosto da un romano di 21 anni fermato dai Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo a Largo Passamonti. Dopo l’alt dei militari il giovane identificato è risultato con precedenti e senza patente alla guida di un’auto senza assicurazione. Ma è stato quando ha iniziato a smaniare per andarsene, che i Carabinieri hanno capito che c’era ancora altro da scoprire.

Nell’auto perquisita e rivoltata ovunque, c’erano involucri di hashish e marijuana, oltre al materiale occorrente per il confezionamento delle dosi e le confezioni di sigarette elettroniche usa e getta illegali contenenti THC superiore ai limiti.

Stipati nel veicolo anche diverse centinaia di euro considerate provento dello spaccio già iniziato nel giro serale con quel veicolo nel quale c’era anche la refurtiva di un furto, e cioè un borsello con all’interno documenti intestati ad un’altra persona.

Il 21enne è stato arrestato e condotto presso le aule di piazzale Clodio, dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto con la misura dell’obbligo di presentazione in caserma.