Roma, spacciavano droga nel locale. Scoperti con l’app You Pol, picchiano gli agenti: 2 arresti

Due uomini sono stati arrestati per essere stati scoperti grazie all'app You Pol, con un utente anonimo che segnalava episodi di spaccio di droga all'interno di un locale

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Immagine di repertorio

A Roma sono state arrestate due persone a seguito degli ultimi controlli delle forze dell’ordine nelle zone della movida, in questo caso a San Lorenzo, il quartiere della Città Eterna incastonato a ridosso della via Tiburtina.

Due uomini sono stati arrestati per essere stati scoperti grazie all’app You Pol, con un utente anonimo che segnalava episodi di spaccio di droga all’interno di un locale

I due indagati sono stati arrestati anche grazie all’utilizzo, da parte dei cittadini, dell’applicazione per cellulari utile a segnalare in tempo reale vari tipi di reati alla polizia di stato, You Pol.

Uno dei due arrestati è gravemente indiziata del reato di dentenzione di droga ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, mentre l’altra dovrà rispondere davanti all’autorità giudiziaria del reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

Entrambe ammanettate nel contesto della movida romana al quartiere di San Lorenzo, i due arrestati sono stati segnalati alle forze dell’ordine proprio grazie al software liberamente scaricabile dagli utenti sul  proprio cellulare, con un cittadino che segnalava in un locale del quartiere un sospetto giro di droga.

Nonostante la denuncia fosse arrivata in forma anonima alla polizia tramite youpol, gli agenti si sono subito attivati, come accaduto in passato per altri tipi di reati segnalati loro sempre grazie a quest’applicazione per smartphone.

Arrivati sul posto, in uno dei locali più noti e in voga di San Lorenzo, durante uno dei primi sopralluoghi i poliziotti hanno scoperto che effettivamente all’interno veniva spacciata della cocaina.

Nel dettaglio, ai poliziotti era subito apparso sospetto il fatto che, costantemente, l’ingresso del locale in questione fosse sempre sotto stretta sorveglianza di almeno due persone e la scorsa notte, sabato 9 marzo, sono intervenuti facendo irruzione di soppiatto, mischiandosi in borghese ai clienti.

Senza dare nell’occhio, gli agenti di polizia sono riusciti a entrare dentro al locale e, dopo pochi istanti si sono qualificati come poliziotti.

A quel punto, tra le forze dell’ordine e gli uomini che stavano “piantonando” l’ingresso dell’esercizio commerciale, ne è nata immediatamente una violenta colluttazione a mani nude con botte da orbi.

In men che non si dica, un uomo di 46 anni, che poi si è scoperto essere il titolare del locale, ha colpito al volto uno dei poliziotti con una violenta testata, urlando immediatamente ad una sua dipendente poco distante, una ragazza, di “buttare tutto”, riferendosi evidentemente alla droga che veniva smerciata all’interno della sua attività.

Non solo il 46enne, ma anche l’altro uomo alla porta del locale, un38enne, ha dato man forte al primo aggressore, iniziando a picchiare l’altro poliziotto.

Dopo essere riusciti ad avere la meglio dei due picchiatori, i poliziotti li hanno bloccati e identificati e, chiamati i rinforzi, con altri agenti arrivati rapidamente in loco, sono stati effettivamente trovate nel locale 4 bustine di cocaina, per un quantitativo di circa 8 grammi di stupefacente, messi sul bancone, nei pressi della cassa.

Inoltre, altri 4 involucri di cocaina erano stati chiusi in una cassettina segreta, per nasconderli, insieme a denaro contante e a un piccolo quantitativo di mannite, materiale da taglio.

Conclusi gli accertamenti, degli accertamenti di rito, il 46enne titolare è stato arrestato perché gravemente indiziato dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni e resistenza a Pubblico Ufficiale, mentre l’altro indagato, ovvero il 38enne che aveva aggredito il secondo poliziotto, è stato arrestato perché gravemente indiziato dei reati di lesioni e resistenza a Pubblico Ufficiale.

In aggiunta, il locale è stato messo sotto sequestro così come lo stupefacente ed il denaro contante, ritenuto provento dell’attività illegale di spaccio.

La Procura di Roma ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale la convalida degli arresti.

Come sempre in questi casi, ricordiamo ai nostri lettori che ci si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che ogni indagato o arrestato va ritenuto presunto innocente fino all’emissione di una definitiva sentenza irrevocabile di condanna, con le eventuali prove che si formeranno nei vari gradi del processo.

Rimanendo nell’ambito della mala-movida romana, di recente una discoteca molto nota agli appassionati, nel quadrante nord della Capitale, è stata chiusa per la seconda volta in poco tempo per via di ripetuti reati commessi al suo interno.

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