E’ scomparso ieri sera dalla nicchia dove nel 2019 era stato collocato per omaggiare Anna Magnani, il busto bronzeo intitolato “Mamma Roma”, il secondo nome dell’attrice datogli da critica e pubblico dopo la sua interpretazione magistrale del film omonimo di Pier Paolo Pasolini.
Ad accorgersi dell’atto vandalico e furto nello stesso tempo, il personale della Polizia Locale di Roma Capitale, che ora dalle telecamere, sta cercando di individuare i volti dei responsabili.
Tentato il furto del busto di “Mamma Roma”: i ladri lo staccano dalla nicchia ma poi non riescono a trasportarlo e lo abbandonano
Proprio nella giornata dedicata alla donna, la statua bronzea di “Mamma Roma”, divenuta simbolo del riscatto sociale di una donna dalla vita difficile, è stata prima divelta poi rubata da ignoti a Trastevere, dove si trovava da cinque anni in via della Pelliccia 45.
Nella nottata pochi minuti prima delle 2,00, ad accorgersi di quella nicchia vuota sono stati gli uomini e le donne del gruppo di Sicurezza Pubblica Emergenziale della Polizia Locale di Roma Capitale, che in servizio di controllo nelle strade della movida, hanno frenato all’improvviso e sono intervenuti per mettersi alla ricerca dell’opera trafugata, realizzata dall’artista Gianluca Bagliani.
Una corsa contro il tempo tra le stradine del rione prima di perdere le tracce di una probabile banda di vandali con almeno due persone, necessarie per riuscire a staccare il busto di “Mamma Roma” Anna Magnani, dalla sua base, e portarla via.
Un’operazione riuscita a metà fortunatamente, visto che quel bottino in bronzo risultato forse troppo pesante per essere trasportato a mano, stava rallentando la fuga dei malviventi, che hanno deciso di desistere e abbandonarlo in una strada adiacente.
Non solo un atto vandalico dunque ma un vero e proprio tentativo di furto, quello su cui stanno ora indagando gli agenti della Polizia Locale, che in primis stanno analizzando le immagini delle telecamere della video sorveglianza stradale, che potrebbero aver cristallizzato chiaramente i volti dei responsabili.
L’opera bronzea recuperata è stata intanto messa in un posto sicuro sotto la custodia del gruppo di Sicurezza Pubblica Emergenziale, in attesa che venga ricollocata al suo posto nel Rione Trastevere, con cui l’attrice aveva un legame speciale e dove “Mamma Roma” nel film di Pasolini cerca un lavoro per il figlio Ettore.
La storia di Mamma Roma uscita nelle sale nel 1962, con le sceneggiatura scritta a quattro mani con Sergio Citti, è ancora oggi un’immagine cara ai romani, con la storia drammatica del riscatto sociale di una donna, una prostituta che decide di cambiare vita.
Ci riuscirà solo quando il suo protettore convola a nozze e la lascia libera di vivere la sua vita con il figlio Ettore ignaro della professione della madre, e con i soldi risparmiati metterà su un carretto di verdura in un mercato di piazza alla periferia di Roma. La loro però non sarà una vita facile nemmeno dopo la libertà ritrovata, perché il mondo della delinquenza sottrarrà a Mamma Roma suo figlio, unica ragione di vita.
