Fiamme Gialle e Agentrate a caccia dei redditi di influencer, blogger e onlyfansiste

Finisce l'epoca dei guadagni facili per influencer, blogger e creatori di contenuti social: l'operazione incrociata per contrastarne l'evasione fiscale 

Foto non collegata ai fatti

Finisce l’epoca dei guadagni “facili” per influencer, blogger e creatori di contenuti sui social, che da oggi dovranno passare il setaccio a doppia rete dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, unitesi per un’operazione di controllo incrociato, finalizzata al contrasto all’evasione fiscale, proprio nel settore della digital creator economy.

Finisce l’epoca dei guadagni facili per influencer, blogger e creatori di contenuti social: l’operazione incrociata per contrastarne l’evasione fiscale

Dalle sit-com ai tutorial, il mondo social fino a ieri, ha creato nuove opportunità di lavoro ma soprattutto di forti guadagni per tutti i più capaci utilizzatori dei vari canali contenitore, anche non muovendosi di un passo da casa.

Tutto questo però fino a ieri appunto, per la volontà di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, di vederci chiaro rispetto all’emergere di tanti nuovi giovani “ricchi”, che proprio accrescendo la loro fama come influencer, blogger e creator, sono riusciti a produrre enormi guadagni pubblicando contenuti in rete, con le relative sproporzioni tra i redditi dichiarati, numero di iscritti o di visualizzazioni sui propri canali web e la disponibilità di beni.

Una serie di “gap” che a breve non saranno più tali grazie ad un “memorandum operativo congiunto” tra Agenzia delle Emtrate e Fiamme Gialle, che hanno definito un piano di azione per intensificare il contrasto all’evasione fiscale in questo nuovo settore produttivo: la digital creator economy.

I finanzieri si muoveranno con una serie di approfondimenti sulle posizioni caratterizzate da una forte divario tra redditi dichiarati, iscritti ai canali web e disponibilità di beni dei nuovi Vip dell’etere; con attività ispettive che potranno prevedere, a seconda dei casi, accessi e ispezioni a sorpresa e l’acquisizione di documentazione per avviare approfondite indagini finanziarie.

Non sono solo gli introiti quelli che passeranno sotto la lente di ingrandimento di Agentrate e Fiamme Gialle, ma anche gli obblighi sul trattamento dei dati personali, in materia di diritto d’autore, nonché la tutela dei marchi e il divieto di pubblicità occulta, applicando in sostanza le regole severe imposte fino ad oggi alla TV.

Nella rete dei primi controlli sono finite 11 persone, tra cui noti gamer, digital creator per prestazioni a pagamento e influencer da 50 milioni di follower

Le prime indagini hanno già delineato un quadro piuttosto ampio della situazione attuale, che ha consentito la ricostruzione degli effettivi redditi conseguiti da noti influencer per svariate centinaia di migliaia di euro nei confronti dei quali sono state messe in atto azioni di ravvedimento.

Uno dei casi più eclatanti emersi dalle indagini dell’Agenzia delle Entrate è quello di due noti gamer, proprietari di canali dedicati sulle piattaforme social e utilizzati per la finalità del lancio di nuovi videogame, sessioni di gameplay ed organizzazione di eventi, che guadagnavano grazie alle visualizzazioni raggiunte, ma senza dichiarare un euro.

I ricavi emersi e non dichiarati dai due influencer ammontano peraltro a cifre enormi, e cioè rispettivamente a 700mila e 500mila euro tutti guadagnati senza versare un soldo di tasse.

E’ scattata invece alla Guardia di Finanza di Bologna un’operazione di tassazione di oltre 11 milioni di euro, nei confronti di quattro “influencer”, seguiti complessivamente da 50 milioni di follower, ottenuti da questi professionisti del web attraverso pubblicazioni sui social e collaborazioni professionali avviate con aziende e mediante l’inserimento di contenuti su popolari siti d’intrattenimento per adulti.

Nei guai anche cinque digital creator molto attivi nella pubblicazione di prestazioni a pagamento sul web, a cui è stata applicata una particolare addizionale alle imposte sul reddito a carico di chi produce, distribuisce, vende e rappresenta materiale per adulti anche in formato multimediale, per un totale di circa 200mila euro.