Fedez “sottospecie di cantante”: la procura di Roma archivia le offese di Codacons

Fedez pronto a presentare l'opposizione all'archiviazione: altre offese saranno valutate dal tribunale di Milano

Il cantante Fedez in un suo scatto pubblicato su instagram

Dare dell'”ignorante” o de “sottospecie di cantante” a Fedez non è ritenuto offensivo, o meglio diffamatorio, dalla procura di Roma. Si aggiunge altra amarezza nel periodo difficile del rapper tra le ricadute della malattia e la separazione dalla moglie Chiara Ferragni.

Fedez pronto a presentare l’opposizione all’archiviazione: altre offese saranno valutate dal tribunale di Milano

La procura di Roma, infatti, ha  appena chiesto l’archiviazione di alcune delle querele presentate da Fedez contro i rappresentanti del Codacons.

Le espressioni utilizzate dal presidente di Codacons Carlo Rienzi come “sottospecie di cantante”, “ignorante”, “imbecilli”, “ciucci” sono state ritenute non offensive dal pm incaricato del fascicolo.

Le espressioni utilizzate dal Presidente Rienzi come ‘sottospecie di cantante’, ‘ignorante’, ‘imbecilli’, ‘ciucci’ sono state ritenute, sorprendentemente, non offensive dalla PM” sottolineano gli avvocati di Fedez che invece ritengono tali espressioni attacchi personali, finalizzati ad offendere la reputazione del singolo“.

Sono invece state trasmesse al Tribunale di Milano altre due querele per diffamazione relative all’intervista di Rienzi rilasciata a Radio Capital e due comunicati del Codacons risalenti al dicembre 2020.

I legali di Fedez annunciano già l’opposizione alla proposta di archiviazione.

Altra querela archiviata dal giudice

Lo scorso gennaio Fedez aveva perso un’altra causa contro il Codacons. “Nessuna diffamazione di Codacons contro Fedez“. La querela del rapper presentata contro l’associazione dei consumatori era stata così archiviata dal palazzo di giustizia di Roma.

Il motivo: c’era interesse pubblico nella ‘bordata’ del Codacons che aveva accusato Fedez di “pubblicità occulta”.

Archiviata anche la querela per essere stato tacciato di “omofobia”. Nelle motivazioni del giudice la spiegazione.

Quando il Codacons ha accusato Fedez di “pubblicità occulta” per aver indossato un cappellino con il logo di una nota casa di abbigliamento sportivo durante la diretta tv del concerto del Primo Maggio 2021 non c’erano gli estremi della diffamazione.

Lo ha stabilito il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Roma Anna Maria Gavoni, archiviando la denuncia del cantante. Una decisione quella del gup presa contro il parere del pm al quale era stato assegnato il fascicolo.

Secondo il giudice

Quanto alla pubblicità occulta – scrive il giudice – la oggettività del fatto, ovvero dell’aver indossato sul palco del concerto del 1° maggio il Federico Lucia (vero nome di Fedez, ndr) un cappellino recante il logo Nike, ammessa anche dall’opponente, va strettamente connessa alla pendenza presso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato di un procedimento a carico dello stesso Lucia”.

“Non rileva – specifica il gup – come evidenziato dal Pm la circostanza che sia stato archiviato tale procedimento atteso che la medesima Autorità ha definito tale pubblicità “palese” e non “occulta”, corroborando tale qualifica l’interesse pubblico della notizia”.

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