Brigate Rosse, muore Barbara Balzerani: partecipò al sequestro di Aldo Moro

Da dirigente della colonna romana delle Brigate Rosse partecipò al sequestro Moro. Finì la sua carriera criminale con la cattura a Ostia

Barbara Balzerani

Si è spenta a Roma a 73 anni Barbara Balzerani: da dirigente della colonna romana delle Brigate Rosse partecipò al sequestro di Aldo Moro. Nota come la “primula rossa” delle Brigate Rosse e tra i pochi terroristi mai pentiti, ne’ dissociati anche se estranea agli “irriducibili”. La sua carriera criminale – sognava la rivoluzione – si chiuse a Ostia nel 1985, dove venne catturata da super ricercata.

Da dirigente della colonna romana delle Brigate Rosse partecipò al sequestro Moro. Finì la sua carriera criminale con la cattura a Ostia

Viveva a Roma, alla Garbatella, scriveva libri, poesie e articoli e dal 2011 aveva chiuso tutti i conti con la giustizia dopo 26 anni di carcere. Da un anno un tumore la costringeva a letto.

Dopo l’arresto del 1985 dal carcere confessò l’omicidio dell’ex sindaco di Firenze Lanco Conti, compiuto dalle Brigate Rosse, e venne condannata all’ergastolo.

Nel 1993 dichiarò di provare “un profondo rammarico per quanti sono stati colpiti nei loro affetti a causa di quegli avvenimenti e che continuano a sentirsi offesi ad ogni apparizione pubblica di chi, come me, se ne è reso e dichiarato responsabile“.

ln libertà condizionale dal 2006, era libera dal 2011. Ha scritto libri e lavorato per una cooperativa informatica.

Originaria di Colleferro

Nata a Colleferro nel 1949 Balzerani aderì alle Br nel 1975. E’ stata tra i primi capi delle Br, prima Renato Curcio, poi Mario Moretti e poi lei.

Prese parte a numerosi omicidi delle Brigate Rosse, compreso quello di Girolamo Minervini, e all’agguato di via Fani. Nel 1981 partecipò al sequestro del generale della NATO James Lee Dozier.

L’arresto a Ostia

La Balzerani fu tra gli ultimi Br ad essere arrestati. Per questo venne soprannominata la ‘primula rossa’. Venne catturata a Ostia il 19 giugno 1985, assieme a Gianni Pelosi. L’arresto in via Galli Della Mantica. 

La sua cattura da super latitante viene ricostruita ne “Il lungo assedio”, il diario scritto dall’ex comandante dell’Antiterrorismo dei Carabinieri a Roma Domenico Di Petrillo.

Fu il primo a bloccare la super ricercata. “Verso le otto del mattino, Pelosi uscì di casa e non venne seguito. La Balzerani uscì intorno alle 11 indossando lo stesso abbigliamento del giorno precedente, compresa la borsa “attrezzata”. Detti l’ordine di procedere al suo arresto mentre si allontanava a piedi lungo via Simonetti.

Quando raggiunse viale Galli della Mantica, dopo aver effettuato una manovra di avvicinamento graduale, procedemmo alla sua cattura. La donna reagì con violenza urlando la sua appartenenza alle Br.

Le impedii di gridare ancora ponendole una mano sulla bocca. Fummo rapidissimi nel caricarla su un’auto di servizio sopraggiunta nel frattempo e trasferirla in caserma”.

Il saluto: “Ciao compagna”

In queste ore sono in tanti a salutarla. “Poi arrivano quelle notizie che non avresti mai voluto sentire e ti portano una infinita tristezza ed un ulteriore senso di sconfitta. La compagna Barbara Balzerani non è più tra noi“, scrive un amico.

Non trovo le parole giuste per commentare la notizia; solo un susseguirsi di ricordi, dalla stazione di Paola a Piazza Monumento, poi la presentazione del libro, poi un bel rapporto di amicizia, fatto di telefonate frequenti, senza le solite frasi fatte; confermato ad ogni incontro.

Cara Barbara, te lo dicevo sempre, il debito di riconoscenza che intere generazioni di donne e uomini hanno/avranno nei Tuoi/nei vostri confronti è insanabile.
Un forte abbraccio a Te, Compagna, grazie“.

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Un altro ricordo lanciato sui social: “Non diremo mai che Barbara Balzerani non c’è più.

Perché è la più grande scrittrice italiana degli ultimi trent’anni. Non le piace questa definizione, dal momento che avversa caste e detentori del potere, piccoli, grandi e intoccabili. Ma nessuna più di lei porta innovazione autentica nella poesia e sulle pagine di questo tempo.

Perché il suo esempio di militante comunista rivoluzionaria in Potere Operaio e nelle Brigate Rosse riluce di forza, coraggio, immaginazione, ostinazione, incredibile potenza ogni giorno su ogni sguardo che si apre”.

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