Dove non arrivava con grimaldelli, chiavi passepartout e una lastra in plastica si era “attrezzato” con un dispositivo ad alta tecnologia di fabbricazione russa, in grado di catturare le frequenze di dispositivi elettronici quali centraline di auto, serrande e tapparelle.
Era così che il 36enne georgiano era riuscito ad accumulate un vero tesoro fatto di monili, borse e occhiali firmati, tutti regolarmente rubati.
Dove non arrivava con grimaldelli e chiavi passepartout, ci pensava un dispositivo elettronico adatto a catturare le frequenze di centraline di auto, serrande e tapparelle
E’ stato sorpreso dagli uomini della Polizia di Stato il cittadino georgiano di 36 anni, gravemente indiziato del reato di ricettazione di merce rubata tra preziosi e accessori di marca.
L’uomo era appena arrivato in zona Ponte Milvio quando gli agenti che erano sulle sue tracce già da tempo, lo hanno fermato e sorpreso con addosso grimaldelli e gioielli prelevati durante una “trasferta” fuori Roma per fare incetta di preziosi e merce.
Sono stati gli investigatori del XV Distretto Ponte Milvio, in seguito ad approfondite indagini, a scoprire che lo straniero era andato a Venafro, in provincia di Isernia, a fare l’ultimo accaparramento di merce rubata, e così lo hanno aspettato appostandosi nei pressi del luogo di residenza.
Un appostamento che ha dato i suoi frutti, quando l’uomo è sceso dal veicolo e ha preso dal cofano la refurtiva e l’astuccio di attrezzi del “mestiere” che con il controllo sono stati sequestrati.
Individuata l’abitazione poi è qui che gli operanti hanno trovato un autentico tesoro in gioielli di dubbia provenienza, borse ed occhiali di marca e di valore, rubati anche a Venafro, con la constatazione di una denuncia di furto in appartamento proprio qualche ora prima.
Il 36enne sottoposto a fermo è stato ristretto presso il Carcere “Regina Coeli”.