Pistola puntata per rapinare un Rolex. Nel pomeriggio di oggi, giovedì 22 febbraio, in via Mascagni, non lontano dal parco di Villa Chigi, la banda del Rolex è entrata di nuovo in azione: un professionista romano, ex calciatore, é stato derubato dell’orologio di lusso che portava al polso da un rapinatore armato di pistola.
Il professionista rapinato del Rolex da due banditi in moto e armati di pistola: indagano i carabinieri
Giunto nei pressi della propria abitazione a bordo di auto, l’uomo sarebbe stato avvicinato da un individuo con casco che, dietro la minaccia di una pistola, si è fatto consegnare il Rolex, prima fuggire con un complice a bordo di una moto.
A seguito di richiesta al 112 sul posto sono intervenuti i carabinieri. I militari ora stanno esaminando i filmati delle telecamere della zona per tentare di rintracciare i due banditi.
La vittima Marco Ciarnó, ex calciatore e poi portiere di Perugia, Legnano e Tivoli, dove nel 2003 aveva militato insieme all’ex centrocampista della Lazio Oberdan Biagioni.
Colpo fotocopia a Prati
Due settimane fa, esattamente, il 7 febbraio una rapina con la stessa modalità: un rapinatore armato di pistola si è fatto consegnare un Rolex modello Daytona dal valore di 40.000 euro per poi fuggire via. La vittima una donna.
Erano intorno alle 6 del pomeriggio in via Pompeo Magno a Prati. Un uomo, col casco integrale indosso, ha minacciato con la pistola in pugno una passante e poi l’ha rapinata del suo prezioso orologio.
Dopo il colpo il malvivente è subito fuggito, ma scappando, inspiegabilmente, ha perso il caricatore della pistola, recuperato poi dagli investigatori. Per quel colpo sta indagando la polizia, ma la banda potrebbe essere la stessa che oggi ha messo a segno il colpo tra il quartiere Africano e Villa Chigi.
La rivendita svaligiata
A proposito di orologi di lusso a gennaio ai Parioli è stata svaligiata una rivendita: in un solo colpo rubati 10 Rolex e altrettanti Patek Philippe. Un colpo da professionisti messo a segno in pieno giorno con smuramento della cassaforte. All’interno c’erano anche ventimila euro.
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