“Spariti in un mese 70 cani delle cave di Tivoli”: gli animalisti presentano denuncia

Per i cani spariti presentata una denuncia ai carabinieri di Tivoli

I cani delle cave di Tivoli. Molti esemplari ora sono spariti

Avvelenati, accalappiati o rapiti. E’ giallo a Tivoli per la sparizione dei cani delle cave. Ne sarebbero spariti in un mese una settantina dei più di cento che vivono tra le voragini e gli spiazzi della piana del travertino che si allarga fino a Guidonia. Corpi non ne sono stati trovati ma quel che è certo che ormai i volontari che portano cibo e acque ai cani ritrovano le ciotole piene.

Per i cani spariti presentata una denuncia ai carabinieri di Tivoli

A segnalare la scomparsa dei cani l’associazione ambientalista Aidaa che ha appena presentato formale denuncia ai carabinieri di Tivoli.

Tra i primi firmatari Claudio Proietti, un amante degli animali residente a Guidonia che da 12 anni porta da solo ai cani delle cave acqua e scorte di cibo, per lo più crocchette..

E’ la memoria storica dei cani delle cave. Segue a distanza i branchi, si occupa delle cucciolate portando cibo specifico, si assicura che nessuno li faccia sparire. Perché a volte accade. Stavolta però di cani ne sono spariti molti di più, a decine. “Due cave sono state completamente ripulite“, dice sconsolato.

Sono cani ferali – aggiunge – Non si lasciano avvicinare. Il canile per loro sarebbe peggio di una galera. Ma non credo siano stati sistemati là”.

“Finora sparivano solo i cuccioli, perché questi cani sono più belli e forti vivendo in cattività da generazioni. Ma dove sono finiti all’improvviso ora quasi tutti i cani?”, chiede mostrando le foto di quelli che ormai da giorni o settimane non vede più scorrazzare.

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Ora c’è silenzio assoluto, un silenzio tombale – spiega Proietti – Fino a qualche settimana fa, invece, mi era capitato di vedere anche branchi di una ventina di cani che rincorrevano un cinghiale. Temo per loro. Potrebbero essere vittime di rapimenti per alimentare il traffico internazionale di cani“.

È una situazione strana non è chiaro capire se i cani siano stati prelevati o se siano stati avvelenati in massa tenendo conto che molti dei cani sono spariti negli ultimi giorni da una sola cava – ipotizzano dall’associazione Aidaa – Dal nostro punto di vista tutte le ipotesi sono aperte, compresa quella dell’avvelenamento o di una uccisione di massa“.

I cani  potrebbero essere andati a morire in qualche anfratto delle cave di travertino e sarebbe difficile individuarli in tempi brevi tenendo conto del fatto che la superficie complessiva delle cave è di oltre 400 ettari“.

Ci sono mille ipotesi, sicuramente un fatto è certo – concludono gli animalisti di Aidaa – appare strano che tutto questo sia successo dopo che abbiamo deciso di iniziare l’azione di microchippatura e sterilizzazione proprio dalla cava dove a marzo comincerà questa azione”.

Cani mai censiti

L’anno scorso Aida aveva presentato un progetto per la sterilizzazione e la microchippatura dei cani. “Non vanno accalappiati, ma censiti“. Si attende ancora la risposta del servizio veterinario della Asl.

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