Ostia, il primario di Oculistica del Grassi, Andrea Niutta, si dimette

In rotta di collisione con le decisioni dei vertici della Asl Roma 3, il primario dei record si collocherà in pensione

grassi ospedale

Se ne andrà in pensione, quasi certamente a proseguire la sua attività in regime libero professionale, nonostante per i regolamenti potrebbe restare altri cinque anni nel servizio sanitario nazionale. Andrea Niutta, lascia dopo 23 anni di direzione dell’Oculistica presso l’ospedale Grassi di Ostia.

In rotta di collisione con le decisioni dei vertici della Asl Roma 3, il primario dei record si collocherà in pensione

A buon motivo Andrea Niutta può considerarsi il primario dei record. In servizio da 33 anni presso la Asl Roma 3, si può dire che è il “papà” di un reparto, quello di Oculistica, che ha diretto per 25 anni e che ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza. Già bastano i numeri per farsi un’idea: nel solo anno appena trascorso, presso Oculistica del Grassi sono stati effettuati oltre 4600 interventi chirurgici e solo nel primo mese del 2024 sono state operate oltre 680 persone. Volumi di prestazioni che poche strutture complesse di oculistica del Lazio erogano.

Niutta, che da sette anni è anche Direttore del Dipartimento di Chirurgia, ha annunciato che il prossimo 15 maggio, con il compimento del 65mo anno d’età, lascerà il servizio. Questo succederà nonostante i regolamenti consentano che possa restare altri cinque anni, fino al raggiungimento del 70mo anno d’età.

La ragione dell’allontanamento volontario dal “suo” gioiello ospedaliero risiederebbe nella contestazione di alcune decisioni assunte dal vertice della Asl Roma 3 riguardo all’assetto organizzativo del “Grassi”.

Dispiace constatare – commenta la sua decisione il dr Andrea Niutta – come interessi spiccioli di parte, vadano, in un momento così difficile per la sanità, ad impattare in modo negativo sulla funzionalità e sulle capacità assistenziali delle varie aziende sanitarie. Mi vedo costretto a lasciare un posto di lavoro che ho sempre amato e che mi ha dato tante soddisfazioni perchè non condivido alcune scelte che vengono, ancora una volta, fatte solo per tutelare interessi di parte senza tenere presente la situazione di grave sofferenza in cui versa l’azienda sanitaria e molti servizi e il malessere che serpeggia in tutto il personale, a tutti livelli, per la carenza di organici, di mezzi e di aspettative di gratificazioni e crescita professionali”.

“Lavorare in un ambiente demotivante – conclude il dottor Niutta – è la cosa peggiore che possa capitare in un ambiente sanitario anche perchè la qualità delle prestazioni ne risente in modo diretto. Il potere politico dovrebbe interfacciarsi sempre di più con i tecnici e cercare di valorizzare i suggerimenti che persone di esperienza e buon senso possono dare, ma ancora una volta, sembra che la situazione sia soggiacente ad interessi di parte che hanno il solo scopo di piazzare persone nei posti chiave per meglio controllare l’ambito sanitario. Se i professionisti non ritornano al centro delle scelte strategiche delle aziende sanitarie è difficile che la situazione si possa modificare e possa migliorare. Spero che la Regione ne prenda atto e valuti comportamenti correttivi al fine di creare un ambiente sereno e propositivo per tutti“.

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Andrea Niutta, il primo a sinistra, al conferimento della della medaglia al Merito per la Sanità da parte del Presidente Sergio Mattarella e del ministro Beatrice Lorenzin

Il 21 ottobre 2016 Andrea Niutta è stato insignito della medaglia al Merito per la Sanità ricevendo l’attestato direttamente dalle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dall’allora Ministro alla Salute Beatrice Lorenzin.