Alla scoperta delle catacombe di Roma: il 2 marzo giornata a ingresso gratuito

La giornata a ingresso gratuito delle catacombe inaugura la stagione primaverile. Cosa vedere

Sabato 2 marzo 2024 si celebtra a Roma la VII Giornata delle Catacombe. Saranno sette le catacombe romane aperte al pubblico e a ingresso gratuito.

La giornata a ingresso gratuito delle catacombe inaugura la stagione primaverile. Cosa vedere

Tra le sessanta catacombe romane saranno accessibili quelle più celebri: San Callisto, San Sebastiano e Domitilla, Priscilla. Ma anche Sant’Agnese, Santi Marcellino e Pietro e San Pancrazio.

L’ingresso è gratuito, ma su prenotazione effettuabile online nelle pagine web di ogni singolo sito.

A tutti i partecipanti alla Giornata delle Catacombe sarà assicurato oltre all’ingresso gratuito anche un voucher omaggio per 2 ingressi ridotti in uno dei siti aperti al pubblico e valido fino al 31 dicembre 2024.

Le Catacombe di Roma sono gallerie sotterranee utilizzate per secoli come cimiteri. Sono costituite da un’infinità di tunnel che formano chilometri di labirinti costeggiati da nicchie.

I cadaveri venivano avvolti in un lenzuolo e depositati nelle nicchie poi venivano rivestite e chiuse con lapidi di marmo o argilla cotta col nome del defunto inciso sopra assieme a un simbolo cristiano.

Le catacombe cominciarono ad essere ideate nel secondo secolo e costruite almeno fino al quinto secolo. Qui venivano sepolti i pagani, gli ebrei ed i primi cristiani di Roma.

I cristiani non condividevano, infatti, l’abitudine pagana di incenerire i corpi e per risolvere i problemi di mancanza di spazio e dell’alto costo del terreno ma anche le persecuzioni, questi enormi cimiteri furono creati sotto terra.

Il tema e le iniziative

Il tema di questa edizione, “Dal ricordo alla preghiera”, si inserisce nel cammino preparatorio al Giubileo del 2025. Il Papa ha voluto che quest’anno fosse dedicato alla preghiera, come opportuna preparazione immediata alla celebrazione dell’evento giubilare.

L’immagine simbolo proposta è tra le più celebri: si tratta della figura di Orante presente nel “cubicolo della Velata”, situato nelle Catacombe di Priscilla.

Durante la giornata – che inaugura la ripartura primaverile – sarà possibile, prenotandosi, accedere gratuitamente e usufruire di visite guidate e a eventuali iniziative organizzate all’interno dei complessi sotterranei. Sono previsti anche laboratori per bambini.

Le catacombe di San Calisto

Catacombe di San Calisto
Catacombe di San Calisto, la cripta dei Papi

Tra le catacombe ritenute più spettacolari e affascinanti quele di San Calisto.

Entrando alle Catacombe di San Callisto, nel sopratterra, sono visibili due basilichette con tre absidi, dette “Tricore”. In quella orientale furono probabilmente sepolti il papa San Zefirino e il giovane martire dell’Eucarestia, San Tarcisio.

Il cimitero sotterraneo consta di diverse aree. Le Cripte di Lucina e la regione detta dei papi e di Santa Cecilia sono i nuclei più antichi. Le altre regioni sono denominate di San Milziade, di San Gaio e di Sant’Eusebio, Occidentale e Liberiana con molte cripte importanti.

Furono il cimitero ufficiale della Chiesa di Roma nel III secolo.

In esse furono sepolti circa mezzo milione di cristiani, tra cui decine di martiri e sedici pontefici.

Prendono il nome dal diacono San Callisto che, all’inizio del III secolo, fu preposto da Papa Zeffirino all’amministrazione del cimitero.

Il complesso callistiano è proprietà dell’A.P.S.A. – Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

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La cripta di Santa Cecilia nella catacombe di San Calisto

Nella parete di sinistra, in basso, si apre una grande nicchia nella quale venne collocato il sarcofago contenente il corpo di Cecilia, che vi rimase fino all’821 quando il papa San Pasquale I lo fece trasportare in Trastevere nella basilica a lei dedicata.

La statua, ora posta, è una copia della celebre statua di Stefano Maderno (1566-1636), scolpita nel 1599, quando fu fatta la ricognizione della salma

La cripta dei Papi

È il luogo più sacro ed importante di queste catacombe, scoperto dal grande archeologo Giovanni Battista de Rossi nel 1854, e definito da lui “il piccolo Vaticano, il monumento centrale di tutte le necropoli cristiane”.

Ebbe origine verso la fine del 2º secolo come cubicolo privato. Dopo la donazione dell’area alla Chiesa di Roma, il cubicolo venne ristrutturato e trasformato in cripta e divenne il sepolcreto dei Papi del 3º secolo.

La cripta, di forma rettangolare, conteneva 4 nicchie per sarcofagi e sei loculi per lato; in tutto 16 sepolture, più una tomba monumentale sulla parete di fondo.