Il finanziere killer si giustifica dicendo che voleva suicidarsi. Gli ultimi colpi sparati per finire la 19enne
Christian Sodano, il finanziere della sezione aeronavale di Ostia, autore del duplice femminicidio di Cisterna di Latina, ha sparato almeno nove volte per giustiziare la sorella della fidanzata Renée Amato, 19 anni, e la madre delle ragazze Nicoletta Zomparelli, 49, mancando invece Desirée, 22, la fidanzata che si è salvata per miracolo riuscendo a scappare da una finestra.
Arrestato per duplice omicidio volontario e per tentato omicidio il finanziere (assistito dall’avvocato Lucio Teson) ha tirato in ballo una prima ricostruzione dei fatti.
“Volevo suicidarmi. Volevo andare a vivere con Desirée a Latina, ma lei non si decideva a darmi una risposta – ha detto – Ho pensato che volesse lasciarmi per sempre, che non mi volesse più bene. Non avevamo litigato, anzi era stata lei a chiedermi di rimanere a dormire a casa sua perché non mi sentivo bene”.
“Anche la madre – ha aggiunto – era affezionata a me. Non so perché le ho sparato quei colpi e anche a Renée. Io volevo solo suicidarmi”.
Nella folle ricostruzione sarebbe emerso un altro particolare agghiacciante.
Il finanziere avrebbe finito Renée Amato esplodendole contro altri due colpi di pistola. “Si muoveva ancora e non volevo che soffrisse”, la sua giustificazione.
Quando, infatti, la sorella Desirée è riuscita a chiedere aiuto a un benzinaio, dopo essere fuggita da una finestra fino alla legnaia ed ancora nel giardino e per campi, sperava che la sorella fosse ancora viva.
“Il mio fidanzato ha sparato e ucciso la mamma – ha pianto sconvolta. Mia sorella è agonizzante. Fate presto…”. I soccorritori, invece, troveranno morte tutte e due le donne, mamma e figlia.
L’arma d’ordinanza è stata recuperata dai poliziotti nell’abitazione dello zio al quartiere Q4 di Latina raggiunta da Christian Sodano dopo il duplice femminicidio: “Zio…Ho fatto un casino. Ho perso il controllo“.
Allo zio, rimasto sotto choc, non è rimasto che convincerlo a costituirsi, attendendo là l’arrivo degli agenti.