Subiaco, scappa da casa per evitare le botte: il marito la picchia pure davanti ai carabinieri. Arrestato

Il marito violento arrestato per maltrattamenti in famiglia: la donna era già finita più volte in ospedale

A mettere in sicurezza la donna una pattuglia dei carabinieri
Ad aiutare la donna gazzella dei carabinieri

Riesce a scappare da casa per sfuggire alle minacce di morte del marito, ma lui, non soddisfatto, una volta raggiunta l’aggredisce di nuovo nonostante la presenza dei carabinieri che nel frattempo la donna aveva intercettato per strada.

Il marito violento arrestato per maltrattamenti in famiglia: la donna era già finita più volte in ospedale

C’è un nuovo episodio da codice rosso all’attenzione della procura di Tivoli. E’ accaduto un paio di sere fa a Subiaco. Un copione fatto di botte e minacce di morte.

E’ successo la sera dell’11 febbraio. Mentre una pattuglia dei carabinieri passa su viale della Repubblica, a Subiaco,  vengono avvicinati da una donna che terrorizzata e in lacrime riferisce loro  che pochi minuti prima era stata costretta a fuggire da casa per paura del marito che ubriaco l’aveva aggredita e minacciata di morte.

I carabinieri hanno cercato subito di rassicurarla, ma il marito, fuori controllo, l’ha raggiunta e ha continuato ad inveire nei confronti della moglie e a minacciarla di morte anche di fronte ai militari.

Per l’uomo così d’intesa con la Procura della Repubblica di Tivoli è scattato l’arresto per maltrattamenti in famiglia e il trasferimento nel carcere di Regina Coeli

Le denunce mancate

In sede di denuncia la donna ha spiegato che non era la prima volta che veniva aggredita.

Schiaffi e pugni, in passato, erano volati più volte e anche in presenza della loro figlia tanto che in alcuni casi, per le botte ricevute, era dovuta ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso. La donna, però, non aveva mai denunciato il marito per paura che il marito potesse peggio ancora farle più male.

In ogni occasione aveva inventato scuse diverse inventando incidenti domestici o cadute dalle scale.

Pochi giorni fa sempre il palazzo di giustizia di Tivoli ha spedito in carcere un cittadino romeno: sottoposto al divieto di avvicinamento della moglie aveva tentato di rapire la loro piccola all’asilo.

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