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Il giornalismo sportivo perde Alberto Mandolesi: nella sua lunga carriera la prima intervista Tv a Francesco Totti

Si è spento Alberto Mandolesi: in quasi 50 anni di carriera da commentatore sportivo, ha raccontato l'AS Roma da Nils Liedholm a Daniele De Rossi

Mancherà al mondo del giornalismo sportivo un vero professionista della parola quale era Alberto Mandolesi, mancato in queste ore all’affetto dei suoi cari e dei veri tifosi che lo ammiravano, e che gli hanno rivolto un pensiero affettuoso anche dalla curva dell’Olimpico: “Forza Alberto, raccontaci un altro Gol!”

Si è spento Alberto Mandolesi: in quasi 50 anni di carriera da commentatore sportivo, ha raccontato l’AS Roma da Nils Liedholm a Daniele De Rossi

Il giornalista sportivo Alberto Mandolesi è deceduto in queste ore a Roma all’età di 77 anni, gran parte dei quali passati dietro ad un microfono a regalare la sua generosa conoscenza dello sport e del calcio ai telespettatori.

Era nato a Roma è poi si era trasferito sul Litorale Romano, e quasi dalla culla la sua fede calcistica giallorossa, trasparente e nobile, che sapeva portarti in campo con i suoi occhi e suscitarti l’emozione del gol, aveva segnato un chiaro percorso da cronista appassionato, conquistando l’affetto del pubblico, per cui era diventato la voce delle partite della Roma, esaltandone la gesta sportive in oltre 2mila incontri.

Dagli anni ’70 il via con la trasmissione su Radio Roma, e poi le sue celebri telecronache nella trasmissione “Goal di notte” con Michele Plastino, considerata pietra miliare dei talk show sportivi, in cui Mandolesi si era confermato voce giallorossa, per il cuore e l’entusiasmo con cui raccontava ogni azione che poteva portare al vantaggio.

Seppe descrivere quel passaggio importante della società, quel prima e dopo Nils Liedholm sempre insieme all’AS Roma, in tutto il suo percorso anche all’estero e fino allo scudetto del 2001.

Anche sulla carta stampata l’impronta era a due colori, il giallo e il rosso come direttore della rivista “Cuore romanista”, in distribuzione alla stadio Olimpico, e come editorialista per “Il Romanista”.

Nel suo intuito da giornalista anche la capacità di fiutare il talento, che tra le varie gli aveva fatto incontrare Francesco Totti agli esordi, tenendolo a “battesimo” al microfono davanti ad una telecamera.

Il benvenuto a Daniele De Rossi

Tra i suoi commenti social più recenti, le parole di benvenuto a Daniele De Rossi: “Nel giorno 16 benvenuto al numero 16 per eccellenza. Prendiamolo come un segno del destino – scriveva Mandolesi -: se sorpresa doveva essere, avrebbe dovuto essere proprio così. Mourinho esonerato (e ci dispiace), ma sopra lo Special One c’è un Entità che ha un valore eterno e infinito: La ASRoma. E pochi come DDR avrebbero potuto rappresentare meglio la Romanità. In Bocca al Lupo, Daniele, per un compito tanto, tanto difficile, tagliato apposta per gente come te, a cui il coraggio sul campo e nella vita certamente non è mai mancato“.

Appreso dello malattia e di un peggioramento delle sue condizioni, anche dalla curva dell’Olimpico durante il match Roma-Inter, la tifoseria romanista che non lascia mai in un angolo i suoi grandi narratori, lo ha abbracciato con un lungo striscione: “Forza Alberto, raccontaci un altro Gol!”

Un pensiero affettuoso che lui stesso ha ricambiato dal suo profilo social: “Ieri sera molti amici hanno mandato ai miei miei figli questo striscione apposto all’Olimpico. Mi ha ha fatto molto piacere”.