Tivoli, l’istituto Olivieri verso la riapertura: il quarto e quinto piano non sono più a rischio sismico

L'Olivieri verso la riapertura: agibile però solo il quarto e il quinto piano. I lavori continuano

L'istituto professionale Olivieri di Tivoli
L'ingresso dell'istituto professionale Olivieri di Tivoli

Primo passo verso la riapertura per l’istituto professionale Orazio Olivieri di Tivoli chiuso da due per problemi di staticità: il quarto e il quinto piano sono stati appena esclusi dal rischio sismico e da altre criticità e ritenuti idonei per riaccogliere studenti e lezioni.

L’Olivieri verso la riapertura: agibile però solo il quarto e il quinto piano. I lavori continuano

Un sollievo per i 700 studenti dell’istituto per l’industria e l’artigianato prima relegati in dad e poi accalcati nella succursale di Guidonia Montecelio, dove a novembre è scattato lo sciopero. Poche aule e troppi alunni costretti a doppi turni impossibili. Durante la protesta un rappresentante si è anche incatenato al cancello.

Nel settembre del 2021, al primo giorno di scuola, si ritrovarono a sorpresa la scuola chiusa dalla Città Metropolitana per il rischio sismico.

Il nulla osta per la riapertura parziale

Il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, ora ha disposto la revoca dell’ordinanza di chiusura e il quarto e il quinto piano della sede dell’istituto di viale Mazzini 65, a due passi dalla stazione ferroviaria, potrà essere ridestinato alla scuola.

La relazione sottoscritta dal direttore dei lavori, architetto Vincenzo Cepi, infatti ha attestato “che le strutture portanti dell’edificio – Ipsia “Olivieri” sono, allo stato attuale, in condizioni statiche, idonee e pertanto l’edifico è staticamente idoneo per l’uso al quale è destinato.

La presente attestazione – si legge ancora – ha valore solo per il rinforzo della muratura, come previsto nella prima fase programmata di intervento, al fine di utilizzare il quarto e quinto piano a fini scolastici come da progetto esecutivo depositato”.

I lavori

Per avviare la ristrutturazione del plesso la Città Metropolitana di Roma ha messo sul piatto 3 milioni e 800 mila euro di un finanziamento del Pnrr. Il cantiere è ancora aperto, ma una parte degli studenti potranno tornare presto nelle aule della loro scuola.

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