Uccisa sul Gra, la sorella di Alessia Sbal: “Travolta col tir senza pietà. Ora giustizia”

La sorella di Alessia Sbal si racconta a Canaledieci: "La nostra vita stravolta dal dolore. Ora pena esemplare"

Ilaria Sbal in primo piano assieme ala sorella Alessia

Per la prima volta vedo per il caso mia sorella un pizzico di sollievo. Dopo 14 mesi di dolore e lacrime, un segno di speranza”. E’ passato più di un anno da quando Alessia Sbal è stata falciata dal un tir sul Gra. Era scesa dalla sua Panda per segnalare al camionista che l’aveva urtata. Lui ha negato, è risalito sul suo tir, l’ha schiacciata e poi è andato via. A suo dire non si è accorto di nulla.

La sorella di Alessia Sbal si racconta a Canaledieci: “La nostra vita stravolta dal dolore. Ora pena esemplare”

Ecco dopo un anno per la famiglia – per la sorella di Ilaria per mamma Pina – un segnale di giustizia. Ilaria Sbal che piange ogni giorno quella sorella morta il 4 dicembre 2022 in maniera orribile oggi si sente un po’ sollevata. Il giudice per le indagini preliminari ha respinto l’abbreviato condizionato per il camionista. Sarà processato col rito ordinario per omicidio stradale e omissione di soccorso, lo sconto di un terzo della pena (in caso di condanna) non è stato assicurato.

Mia sorella – ricorda a Canaledieci Ilaria Sbal – è stata travolta senza pietà mentre dettava al 112 il numero di targa del Tir. Nessuna lite col camionista. Lo ha specificato bene oggi il pm Luciani. Il camionista non voleva asumersi la responsabilità di averla urtata. E lei ha chiamato il 112. Ma certo che aveva fretta di scappare…Non voleva essere sottoposto a test quell’uomo che poi risulterà positivo a droghe, hashish e cocaina. Test effettuati solo la sera quando è stato rintracciato dopo la fuga”.

Ora dice che non l’ha vista, che non voleva scappare. Che non aveva assunto stupefacenti al momento. Ha negato di tutto. Ma nelle telefonate registrate, dove mia sorella, prima di essere schiacciata e lasciata là, c’è la sua voce sotto. Alessia era a pochi passi da lui. Come ha potuto ucciderla e scappare via?”, aggiunge.

Oggi per noi, per me per mia madre inconsolabile, è un giorno importante – spiega ancora Ilaria Sba- Nulla mi restituirà mia sorella. Ma la ricostruzione fatta dal pm Luciani e poi la decisione del giudice di respingere l’abbreviato condizionato ci hanno fatto almeno sentire abbracciate da una giustizia vicina, che chissà potrebbe portare a una futura sentenza giusta, esemplare.

Per chi scava ogni giorno nel dolore può essere un sollievo, un gancio per affrontare la vita. Noi abbiamo le nostre convinzioni su cosa sia successo. Il processo rivelerà tutto. Ci auguriamo un procedimento certosino e una pena adeguata”.