Albano, partiti i lavori di potatura alberi in piazza Carducci e vie limitrofe

Partiti i lavori di rimboschimento e cura del verde degli alberi storici in Piazza Carducci, con interventi anche sulle vie limitrofe, luci e pavimentazione comprese

ALBANO-LAVORI-POTATURA-

Ad Albano è partito quest’oggi, martedì 6 febbraio, e durerà alcune settimane, l’atteso intervento che intende, grazie ai soldi del PNRR – Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, risistemare il verde pubblico del centro storico ed in particolare di Piazza Giosuè Carducci, centro cittadino.

Partiti i lavori di rimboschimento e cura del verde degli alberi storici in Piazza Carducci, con interventi anche sulle vie limitrofe, luci e pavimentazione comprese

Difatti le proteste recenti degli ambientalisti, hanno fatto sì che venisse evidenziata la necessità di una potatura e cura del verde che fosse da un lato immediata, ma anche non indiscriminata né massiccia, facendo in modo che venissero salvaguardati il maggior numero di alberi in una zona, quella di piazza Carducci (altrimenti nota a tutti i residenti, da sempre, come “Piazza delle Promesse”, dato che qui si svolgevano la maggior parte dei comizi elettorali) e ci fosse anche una risistemazione della pavimentazione della piazza e delle zone limitrofe e un nuovo sistema d’illuminazione.

Come evidenziato in un altro nostro articolo di fine gennaio, d’altronde, sono mesi di intense mobilitazioni da parte della cittadinanza attiva dell’hinterland dei Castelli, dato che questo mese, il 4 febbraio, è stato fatto dai residenti dei centri lacustri un apposito raduno di protesta, con una passeggiata che ha attraversato alcuni punti centrali dell’area in questione.

Obiettivo della marcia di protesta dei residenti di alcuni centri dei Castelli Romani dunque quello, la domenica appena trascorsa, 4 febbraio è stato quello quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi idrica dei laghi che contornano la zona.

I manifestanti si sono mossi passeggiando, con striscioni e slogan di protesta, passando per i laghi di Albano e Nemi, in difesa dei laghi dei Castelli Romani, protestando contro i prelievi indiscriminati di acqua da parte di entità private e della siccità che da tempo immemore si abbatte nell’area.

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