Roma, arrestato titolare di una ditta di trasporti: nei suoi capannoni faceva il cambio “identità” di camion rubati

Ritrovati camion e tir scomparsi tra Roma e Latina: erano stati resi irriconoscibili con un trattamento che ne aveva alterato le componenti identificative

Nella foto uno dei mezzi pesanti con la targa modificata

Era indagato da oltre un anno l’uomo di 57 anni italiano, arrestato in queste ore dai Carabinieri della compagnia di Pomezia per ricettazione, riciclaggio ed auto riciclaggio di mezzi pesanti rubati.

Erano stati i furti di diversi veicoli in varie località delle provincie di Roma e Latina, a far scattare le indagini nell’estate del 2022, che hanno portato i militari fino ai capannoni di un’attività commerciale, risultata poi dell’autotrasportatore finito in manette. Era qui che ai camion rubati veniva cambiata “identità”, prima di essere rimessi sul mercato.

Ritrovati camion e tir scomparsi tra Roma e Latina: erano stati resi irriconoscibili con un trattamento che ne aveva alterato le componenti identificative

Si trova attualmente agli arresti domiciliari, l’uomo di 57 anni proprietario di una ditta di trasporti, gravemente indiziato dell’attività di riciclaggio di mezzi pesanti rubati.

Nell’estate del 2022, i primi sospetti dell’illecito erano ricaduti sulla sua attività dove i Carabinieri della Stazione Roma Divino Amore, sulle tracce di un camion rubato, avevano rilevato la presenza di due motrici e cinque semirimorchi, nascosti all’interno di un capannone.

Proprio all’interno di quello spazio, lontano da occhi indiscreti avrebbe infatti operato una vera e propria squadra, addetta alla ripunzonatura dei telai. Un’attività illegale della quale può occuparsi solo la Motorizzazione Civile, e proprio all’arrivo dei militari, era stata abbandonata a metà da alcuni uomini in fuga, mentre erano intenti a cambiare identità al mezzo.

Un lavoro di fino messo in atto dagli operai del 57enne, che non si sarebbe limitato alla ripunzonatura del telaio, ma eliminava a perfezione anche le scritte laterali, effettuando ai veicoli perfino il cambio targa.

Scattata la verifica, quei mezzi pesanti erano risultati tutti rubati in varie località delle provincie di Roma e Latina, ma resi irriconoscibili dal trattamento che ne aveva alterato le componenti identificative con la finalità di essere rivenduti sul mercato legale.

I gravi elementi indiziari raccolti a quel punto, hanno consentito alla Procura della Repubblica di Roma di richiedere e ottenere dal Gip del Tribunale il provvedimento cautelare che ha disposto l’arresto dell’autotrasportatore di origini calabresi, che ora dovrà rispondere di ricettazione, riciclaggio ed auto riciclaggio.

L’indagato deve comunque considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.