Gambizzati a La Rustica, la Polizia esegue un arresto per duplice tentato omicidio

I due uomini gambizzati erano stati scaricati fuori dall'ospedale: spiccato un ordine di cattura

Svolta nell’indagine sui due uomini gambizzati un sabato sera di giugno a La Rustica e scaricati feriti fuori dall’ospedale Pertini. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno arrestato, su mandato di cattura, un 47enne romano, con accuse di rapina alle spalle, che ha aperto il fuoco e poi è fuggito via dal quartiere temendo ritorsioni. Dovrà rispondere di duplice tentato omicidio.

I due uomini gambizzati erano stati scaricati fuori dall’ospedale: spiccato un ordine di cattura

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale su richiesta della procura è stata eseguita nelle prime ore di oggi, 3 febbraio, dagli uomini della Squadra Mobile capitolina.

In manette è finito l’uomo che il 17 giugno scorso, a Largo Corelli, a La Rustica, sparò e centrò due passanti.

I due gambizzati Emiliano A. e Franco P., entrambi 50 anni, noti alle forze dell’oirdine. Il primo era stato centrato alla gamba sinistra, l’altro a un’anca. Quest’ultimo arrivato al pronto soccorso del Pertini privo di conoscenza era stato subito sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

Il doppio agguato intorno alle 19.20 per strada. Alle 22.30 un’auto scarica i feriti davanti all’ospedale e subito si allontana.

Già dalle prime ore nessuna collaborazione delle vittime con gli investigatori. “Non sappiamo chi ha sparato. Non sappiamo nemmeno se c’è stato un errore di persona“.

L’attività investigativa, peraltro svolta in un contesto omertoso – fa sapere la Questura – ha consentito di ricostruire la dinamica dell’agguato frutto di una discussione poi degenerata nell’esplosione di colpi di arma da fuoco.

Le ritorsioni

Subito dopo l’autore del duplice tentato omicidio era fuggito rendendosi  irreperibile per il timore di ritorsioni, peraltro effettivamente poi verificatesi con la consumazione di attentati  incendiari e con bombe carte ai danni di auto e attività commerciali di persone e familiari vicine all’indagato, su cui sono in corso le indagini.

Le attività di indagine hanno tuttavia consentito di localizzare l’indagato, consentendo alla Squadra Mobile di assicurare l’esecuzione della misura cautelare a suo carico.

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