Maxi frode con centinaia di clienti delle Poste truffati da un organizzazione criminale che prelevava illegalmente il denaro delle polizze assicurative
Una truffa assicurativa con importi ingentissimi sottratti a centinaia di clienti delle Poste Italiane tra Lazio e Campania è stata smantellata dalla polizia postale, con le Poste Italiane parte lesa, 39 persone indagate e 6 arrestati, con le indagini che sono ancora in corso per accertare nuove e ancor più gravi responsabilità.
In particolare gli appartenenti all’organizzazione criminale che è stata smembrata, lavoravano tra Campania e Lazio, principalmente, “inquinando” le transazioni assicurative del ramo vita di Poste Italiane, prelevando in modo fraudolento gli importi, sottraendoli ai legittimi titolari, riscuotendo illegalmente 1,5 milioni di euro di risparmi in polizze assicurative.
Tre persone sono state arrestate in flagranza di reato, altri tre successivamente, e un totale di 39 indagati, nell’operazione “Insider” della guardia di finanza, durata mesi e mesi e portata avanti dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale Lazio, coordinato dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Il “Vaso di Pandora” e gli inghippi colossali erano iniziati a emergere quando alcuni truffati, titolari di polizze, erano stati derubati di risparmi di anni ed anni, coinvolgendo immediatamente l’ufficio frodi di Poste Italiane, che ha di fatto dato il via all’inchiesta, informando le forze dell’ordine.
Nel tempo, con intercettazioni telefoniche e strumenti ad alta tecnologia, sono state sventate altre truffe per ulteriori 3,5 milioni di euro “salvati” dalle grinfie dei malviventi ed è stata individuata la persona a capo dell’organizzazione criminale, un napoletano già noto alle forze dell’ordine che gestiva l’intero menage criminale.
Gli indagati sono accusati di aver avuto tutti un ruolo preciso, svolgendo compiti svariati, anche prelevando personalmente allo sportello postale in Lazio e Campania, le polizze, spartendo i dividenti al resto del gruppo e altro ancora.
Decisivi sono stati gli “insider” da cui il nome dell’operazione, ovvero “talpe” interne alle poste che avevano accesso a informazioni riservate sui clienti che avevano realmente sottoscritto le polizze, sulle giacenze e sul modo migliore per rubar loro il denaro presente, avendo gioco facile nell’attuare la maxi-frode.
Nei giorni scorsi, invece, in tutt’altro ambito, c’è stato un aumento delle truffe agli anziani, in particolare a Roma e nel quartiere residenziale di Casal Palocco, nel sud della Capitale.
Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che ogni indagato, sospettato, denunciato o arrestato va considerato attualmente come presunto innocente, dato che ci si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e le prove si formeranno, eventualmente, nei vari gradi del processo e la presunzione d’innocenza resta fino all’emissione di una definitiva sentenza di condanna irrevocabile.
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