Minacce di morte e gomme squarciate alle ex che li avevano lasciati: il piano di terrore di due 60enni

Non accettano la fine della relazione e diventano l'incubo delle loro ex compagne: vittime perseguitate e minacciate di morte. Le denunce dopo un anno di terrore

Sono stati i Carabinieri della Stazione di Colleferro ad eseguire nelle ultime ore due ordinanze cautelari nei confronti di due uomini 60enni, raggiunti in un caso dal provvedimento di custodia in carcere e nell’altro di divieto di avvicinamento, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex.

Dopo tanti anni, non avevano accettato la fine della relazione con le loro compagne, e per tutta reazione si erano resi protagonisti di comportamenti persecutori e vandalici, fino alle minacce di morte. Entrambe le vicende sono avvenute alle porte di Roma nelle località di Montelanico e Artena, dove i militari hanno indagato a lungo, prima di riportare i gravi elementi indiziari che hanno fatto seguire le ordinanze del Tribunale di Velletri.

Non accettano la fine della relazione e diventano l’incubo delle loro ex compagne: vittime perseguitate e minacciate di morte. Le denunce dopo un anno di terrore

Aveva deciso di mettere fine alla sua relazione la donna residente a Montelanico, che ad un tratto si è ritrovata nell’incubo delle persecuzioni da parte del suo ex, un uomo di 63 anni del posto, che a seguito della decisione della donna, avrebbe perso la testa.

Da quel momento nel mese di marzo 2023, per lei era infatti iniziata un tortura psicologica da parte dell’uomo, che non aveva fatto certo mistero della sua rabbia scaturita dalla fine della relazione.

Quel fallimento del suo rapporto sentimentale, il 63enne non lo avrebbe mai accettato, fino a fargli scattare quei comportamenti che hanno costretto la sua ex a sporgere denuncia contro di lui ai Carabinieri di Colleferro.

Ai militari la donna ha raccontato cosa stava vivendo da mesi, da quando tra le varie, l’uomo l’aveva affrontata minacciandola di morte, dopo averla seguita più volte nei suoi spostamenti. Una serie di episodi che hanno convinto i militari ad avviare le indagini prima che alla vittima potesse accadere qualcosa.

Sono stati i messaggi estrapolati dal telefono della vittima, e il racconto dei testimoni ai quali la stessa aveva confidato il suo profondo timore, a dimostrarsi decisivi per l’emanazione del provvedimento di custodia cautelare in carcere per l’uomo, che ora dovrà rispondere dei gravi atti persecutori.

Gomme squarciate dall’ex compagno: per l’uomo il divieto di avvicinamento

Un iter investigativo simile nelle stesse ore, ha coinvolto una donna di Artena, perseguitata dal suo ex 60enne che non avrebbe accettato la fine di una relazione sentimentale durata circa dieci anni.

Anche per lei la quotidianità era diventata sempre più difficile, con l’ombra dell’ex intento a non mollare la presa del terrore nei confronti della donna, dapprima minacciata a più riprese poi diventata un pungiball della sua frustrazione, che l’uomo sfogava sull’auto della vittima, graffiandola e squarciandole le gomme.

Minacce e atti vandalici che come nel caso della vittima di Montelanico, avvenivano dopo i pedinamenti. Dopo l’ennesimo episodio in cui la donna è stata seguita sul luogo di lavoro, ricevendo messaggi minatori dall’ex in cui questi lasciava trasparire che avrebbe proseguito a danneggiarle l’auto, la donna ha infine sporto denuncia.

Un brutta storia che al momento le avrebbe fatto recuperare un po’ di ossigeno con la decisione da parte del Tribunale di Velletri di prescrivere al 60enne il divieto di avvicinamento ad una distanza di 500 metri.

L’attenzione dei Carabinieri della zona sui due casi di violenza di genere resta comunque alta.