Roma, Chef Rubio fermato con una tanica da 5 litri di sangue animale: era diretto al sit-in pro-Palestina

Chef Rubio trovato con cinque litri di sangue animale: era diretto al sit-in pro Palestina. Portato in commissariato

Chef Rubio

Nuovo guaio per Chef Rubio, all’anagrafe Gabriele Cherubini, il cuoco ed ex rugbista noto per le posizioni pro-Palestina. In mattinata è stato fermato dalla polizia per un controllo e trovato in possesso di una tanica in plastica con cinque litri di sangue custodita sull’auto sulla quale viaggiava.

Chef Rubio trovato con cinque litri di sangue animale: era diretto al sit-in pro Palestina. Portato in commissariato

“E’ sangue animale”, ha spiegato subito Chef Rubio. I poliziotti non escludono che potesse servire per mettere atto azioni nel sit-in pro Palestina organizzato sotto la Farnesina dove proprio oggi dei manifestanti hanno provato ad imbrattare di rosso bandiere di Israele.

Chef Rubio è stato poi portato presso il commissariato Prenestino.

Sentito dagli agenti, ha ammesso di essere diretto alla manifestazione organizzata da Potere al Popolo contro la censura alle bandiere della Palestina in programma questa mattina nei pressi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, cui avrebbe preso parte per contestare un ‘asserito’ atto di censura di cui sarebbe stato vittima per la sua partecipazione ad un programma televisivo argentino.

Lo Chef ha anche dichiarato che la sostanza contenuta nella tanica era sangue animale, nel dettaglio di origine bovina e suina.

Dopo le verifiche la Polizia Scientifica ha proceduto alla campionatura della sostanza di interesse, all’esito delle cui analisi si procederà a norma di legge qualora fosse confermata la provenienza animale.

Nel sit-in alcuni manifestanti hanno esposto dei cartelloni con la bandiera di Israele e hanno cercato di imbrattarli con della vernice rossa.

La posizione di Chef Rubio

Chef Rubio già prima dell’ultima guerra aveva preso posizione sulla questione israelo-palestinese: “Non chiamatelo conflitto, è un’occupazione illegale”.

Riguardo al suo attivismo pro Palestina ha più volte specificato che “se non ci si schiera dalla parte dei più deboli, non ha senso stare da nessuna parte”.