Gita fuoriporta a Bracciano: dal borgo al lago tra storia e buon cibo (VIDEO)

Cosa vedere a Bracciano: dal castello Odescalchi, che cela il mistero della principessa e dei suoi amanti, alle viuzze del centro storico 

Cosa viene alla mente se si sente nominare Bracciano? Sicuramente i primi due pensieri riguardano il lago e il castello Odescalchi, luogo che ha ospitato tanti matrimoni illustri. La passeggiata godibile tra stradine e viuzze, in realtà, condurrà il visitatore anche verso tanti altri luoghi che sprizzano storia in un viaggio che parte dagli etruschi per arrivare all’oggi. Diversi locali accolgono il turista tra lago e borgo. E poi ci sono i dintorni, assolutamente da visitare poiché in un pochi minuti si potranno raggiungere nuove mete e luoghi di interesse decisamente particolari.

Cosa vedere e cosa fare a Bracciano: dal castello Odescalchi, che cela il mistero della principessa e dei suoi amanti, alle viuzze del centro storico

Siamo a circa 40 km da Roma, sulla sponda occidentale dell’antico Lacus Sabatinus. Ci troviamo in un territorio abitato fin dall’epoca etrusca. Tra i siti archeologici da visitare troviamo le terme apollinari di Vicarello, che sono di età romana, e la chiesa di S. Liberato, del IX secolo, nata sopra i resti di una città romana.

Il lago, grande attrazione dal punto di vista turistico, luogo di relax, cerimonie, passeggiate e visite di carattere didattico, è di origine vulcanica e per estensione è il secondo del Lazio. Si trova a 164 metri di altezza e ha un bacino di circa 150 kmq. La profondità massima è di 165 metri.

Qui si potranno trovare la flora e la fauna tipiche dei laghi, dalle anguille ai pesci, passando per l’avifauna di palude come svassi, cormorani, anatre e falchi pescatori. Chiaro, quindi, che questa zona rappresenta una vera manna per chi pratica il birdwatching.

La campagna e il lago portano verso dei soggiorni anche sportivi. A Bracciano, infatti, ci si potrà dedicare a tantissime attività. Tra queste la mountain bike, il trekking, attività sul lago e sport d’acqua. 

Cosa vedere a Bracciano: dal castello Odescalchi, che cela il mistero della principessa e dei suoi amanti, alle viuzze del centro storico 
Vista panoramica sul lago di Bracciano

La storia di Bracciano ha origini medievali. Chi si reca da queste parti viene attirato subito dal Castello. Costruito nel 1470 dagli Orsini, accanto alla Rocca dei Vico, venne acquistato nel 1696 dagli Odescalchi, che ancora oggi sono i proprietari.

All’interno si possono ammirare, tra le varie cose, affreschi ottocenteschi, armi e armature. Particolare la Sala delle donne, dove sono rappresentate figure femminili che si ispirano agli scritti di Boccaccio o di Christine de Pizan. Un passaggio importante per la trasformazione da fortezza a Palazzo fu quando nel 1558 Paolo Giordano Orsini sposò Isabella de’ Medici. Due anni dopo Bracciano divenne un vero e proprio ducato e furono apportati diversi cambiamenti con la costruzione di giardini, logge, archi trionfali.

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Ingresso del castello di Bracciano

Si narra che Isabella Orsini tradisse il marito frequentemente e che poi facesse precipitare gli amanti in una botola con, addirittura, degli spuntoni in cui rimanevano infilzati. Il tutto sarebbe durato fino alla morte di lei, che sarebbe avvenuta per mano del marito ma che è avvolta nel mistero ancora oggi.

Secondo le ultime versioni che parlano del matrimonio tra i due, lui non l’avrebbe uccisa. Anzi, l’idea più recente è che lei sia morta di malattia. Probabilmente nelle prime versioni dei fatti c’era stato lo zampino di personaggi antimedicei. Chissà.

La stessa Isabella, nella letteratura europea, venne dipinta come astuta seduttrice, vittima del marito o amante incestuosa del padre Cosimo I.

Oggi il castello, oltre ad essere visitabile da cittadini e turisti, è una splendida dimora che ospita matrimoni illustri. Si sono sposati qui nel 2006 Tom Cruise e Katie Holmes, ad esempio, ma anche Eros Ramazzotti con Michelle Hunziker o altre due superstar del cinema mondiale come Martin Scorsese e Isabella Rossellini.

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Vicolo nel borgo di Bracciano

Il borgo di Bracciano è nato probabilmente intorno al nono o decimo secolo e risale al periodo in cui i nobili costruirono in questa zona dei castelli a scopo di difesa dalle invasioni dei saraceni. La passeggiata tra vicoli e stradine è decisamente piacevole. Si possono gustare, nei ristoranti del posto, piatti tipici della cucina romana oppure, volendo immergersi in qualche portata più locale, scegliere piatti a base di pesci di lago.

All’interno della cinta muraria rinascimentale, ancora in gran parte esistente e che ha un tracciato irregolare con cinque torri sporgenti alte 10-12 metri, vi è il convento di S. Maria Novella, che custodisce il Museo Civico e l’Archivio Storico Comunale. Il Museo Civico, inaugurato nel 2006, si trova al piano terra del convento agostiniano ed espone una collezione storica, artistica e archeologica che va dal periodo etrusco al XX secolo.

Passeggiando tra i vicoli si può arrivare ad uno dei bastioni dell’antica cinta fortificata, costruito nel 1496. E’ il Belvedere della Sentinella, luogo da cui la vista si apre sulla campagna circostante e sul lago.

Altri luoghi di interesse sono l’acquedotto e gli antichi opifici, la fontana settecentesca in piazza IV novembre, il fontanile di via Cupetta del Mattatoio oppure la chiesa Collegiata di Santo Stefano Martire, medievale. L’attuale facciata della chiesa fu realizzata tra il 1758 ed il 1760.

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Nella foto la chiesa di Santo Stefano

I dintorni di Bracciano sono da vedere e da includere nell’itinerario. Tra i luoghi da segnalare ci sono i due complessi termali, Vicarello (che si trova nel Comune di Bracciano) e Stigliano (nel Comune di Canale Monterano).

Ma un altro luogo assolutamente da non perdere, è la Città Morta di Canale Monterano. Le rovine si trovano tra il lago di Bracciano e i Monti della Tolfa. Resti di costruzioni tra cui il palazzo baronale, il convento e la chiesa di San Bonventura, quasi intatta, l’antico acquedotto. Qui vennero girati film come “Brancaleone alle Crociate” o il “Marchese del Grillo”. Tracce della storia dell’uomo in questo sito risalirebbero addirittura all’età del bronzo. Poi, dal VII secolo, venne abitata dagli etruschi.

Ambiente: il Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano

Il Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano è un’area protetta istituita nel 1999. Si estende per 16.682 ettari comprendendo anche Anguillara Sabazia, Bassano Romano, Campagnano di Roma, Manziana, Monterosi, Oriolo Romano, Roma (XX Municipio), Sutri e Trevignano Romano. Sia il lago di Bracciano che la “caldara” di Manziana sono stati designati come SIC, ovvero Siti di Importanza Comunitaria per la tutela e il ripristino degli ambienti forestali e lacustri.

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Il lago dalla passeggiata di Trevignano

Ospitalità e cosa mangiare

Le possibilità che Bracciano offre dal punto di vista dell’ospitalità sono decisamente differenziate. Vanno dagli alberghi agli affittacamere, passando per B&B, case vacanze, short lets, strutture agrituristiche e albergo diffuso. Per quanto riguarda il cibo tipico, come già accennato, va dai piatti tradizionali romani arricchiti dai sapori portati dai pastori marchigiani insieme alle proposte di una cucina a base di piatti di pesci di lago. Tra questi i cartocci di latterini fritti, il coregone arrosto, l’anguilla alla cacciatora. 

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Bracciano, strada con locali

Come arrivare

Da Roma Nord si può prendere prendere il Grande Raccordo Anulare, seguendo le indicazioni per Firenze e l’uscita 4 Trionfale/Cassia e tenere la destra. Seguire indicazioni per Bracciano per circa 25 chilometri. Altrimenti sempre dal GRA si arriva alla Cassia Veientana verso Viterbo. Dopo circa 15 km uscire a Cesano e andare verso la Braccianese.

Da Roma Sud con l’autostrada A12 Roma-Civitavecchia, quindi bivio Cerveteri-Ladispoli, SP/4 via Settevene Palo per 16 chilometri.

Bracciano è raggiungibile anche comodamente in treno.

(foto e video di Marco Simoni)