Un pusher si riforniva di droga da alcuni cittadini di etnia Rom e riceveva i clienti, smerciando droga sia nella sua abitazione che sul posto di lavoro
A Roma un nuovo blitz da parte degli agenti di polizia del commissariato Flaminio Nuovo, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, oggi, nella mattinata di martedì 23 gennaio, ha arrestato 4 persone perchè gravemente sospettate del reato di spaccio di droga questa mattina hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare nei confronti di 4 persone gravemente indiziate di aver posto in essere una significativa attività di spaccio di droga.
Spaccio di droga che avveniva sia in una abitazione di via Collegiove a Roma che nella sede di lavoro di uno dei spspettati, in viale Tiziano, a Roma nord, in zona Parioli.
Inoltre, è stato possibile accertare che la suddetta illecita attività era ben strutturata in quanto il “pusher” che era tra i soggetti più attivi del sodalizio criminale, riceveva spesso “clienti” che andavano a rifornirsi di droga sfruttando contatti telefonici o app di messaggistica tramite i quali si sceglieva e confermava l’acquisto della droga e poi nella casa dello spacciatore in questione avveniva lo scambio di droga.
A lavoro invece, lo stile, il “modus operandi” per scambiarsi la droga e il cash tra spacciatori e clienti era differente,d diverso: qui non avveniva subito lo scambio droga-denaro, ma lo stupefacente era lasciato nascosto dentro la propria auto lasciata aperta e parcheggiata vicino al suo ufficio, cosi da tenerla d’occhio.
A quel punto i clienti, d’accordo col pusher su quanta droga dovevano prendere, andavano nel punto dove c’era l’auto con la droga, ne prelevavano quanto deciso, e lasciavano i soldi dentro l’abitacolo della vettura e altre volte è stato scoperto che invece che lasciarli dentro il veicolo, similmente nascondeva lo stupefacente in un punto di una strada e allo stesso modo andava poi a riprendere i soldi nella stessa zona.
Al termine dei rilievi si è scoperto che il pusher era riuscito a rifornirsi grazie ad alcuni suoi contatti, tre persone di etnia rom, che sono stati seguiti per diverso tempo con pedinamenti e intercettazioni telefoniche e vivevano nel quartiere Primavalle a Roma.
A quel punto il Giudice per le Indagini preliminari ha deciso per l’arresto e le misure cautelari del pusher e degli altri soggetti coinvolti per un totale di 4 incarcerazioni e la confisca di un imprecisato quantitativo di hashish e cocaina.
Come sempre in questi casi ricordiamo ai nostri lettori che tutti gli indagati, arrestati, fermati o sospettati, vanno ritenuti come presunti innocenti, data l’attuale fase del procedimento, quella delle indagini preliminari, e che lo resteranno fino alla formazione delle prove nei vari gradi del processo e di una irrevocabile e definitiva sentenza di condanna.
Di recente, una banda di spacciatori è stata scoperta e smantellata a Roma, con in casa una vera e propria fabbrica per smistare la droga grazie ad un articolato sistema online che permetteva ai clienti di scegliere vari tipi di stupefacenti tramite l’utilizzo di App per cellulari e Qr Code.
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