Roma, la tigre nata a gennaio al Bioparco ha un nome: l’esito del sondaggio social

La cucciola di tigre che è nata a inizio di questo mese di gennaio al Bioparco di Roma ha finalmente un nome, che è uscito da un cliccatissimo sondaggio social

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Dopo aver suscitato grande attesa e tantissimi voti, si è concluso oggi, lunedì 22 gennaio, il sondaggio online che ha deciso grazie al volere degli utenti, il nome della cucciola di tigre nata al  Bioparco di Roma, lo scorso Primo di dicembre.

La cucciola di tigre che è nata a inizio di questo mese di gennaio al Bioparco di Roma ha finalmente un nome, che è uscito da un cliccatissimo sondaggio social

Tre ne erano stati scelti dai guardiani del Bioparco capitolino e la votazione, tra le tre possibilità, era tra Kala – che ha trionfato alla grande ottenendo 5mila voti – (nome che prende le mosse dalla combinazione dei nomi di papà Kasih e mamma Tila, i genitori della cucciola di tigre), trionfando su Dewi, nome che significa “Dea” in lingua indonesiana (1500 voti) e Sakti, che nell’induismo significa “Potenza”, che ha ottenuto in totale 1100 voti.

Fortunatamente la cucciola sta benissimo, cresce a vista d’occhio, giorno dopo giorno, sempre di più e non è ancora visibile al pubblico.

la tigrotta si trova in uno spazio protetto, in tranquillità, insieme  ai suoi genitori, e viene allattata regolarmente dalla mamma Tila.

Fino ad oggi non aveva un nome, ma anche questo piccolo momento d’attesa è stato ripagato dalla scelta di un nome che per la cucciola rischia di diventare iconico, rendendola un esemplare storico.

D’altronde ogni cautela in questo caso è più che giustificata, dato che, nella fattispecie, la tigre di Sumatra è molto rara, rischia l’estinzione principalmente a causa della distruzione dell’habitat.

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A proposito di questo, la Lista Rossa IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) stima che in natura siano rimasti da 400 a 600 esemplari adulti.

E inoltre le minacce per questi felini vanno dall’agricoltura, alla deforestazione per la richiesta di legname e l’estrazione mineraria, alle malattie come il cimurro oppure la peste suina africana, che incide sulle loro prede.

Va inoltre considerato che sono a rischio a causa del bracconaggio – compiuto sia per il commercio illegale di parti di tigre che per l’uccisione delle prede  –  e delle incursioni delle tigri nei terreni agricoli. Per queste ragioni il Bioparco di Roma supporta la WildCats Conservation Alliance nell’ambito di un progetto nel Parco Nazionale di Kerinci Seblat nell’Isola di Sumatra.

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CREDIT DELLE FOTO: COPYRIGHT MASSIMILIANO DI GIOVANNI – ARCHIVIO BIOPARCO DI ROMA