La questione del porto è spinosa e porta con sé, da anni, diverse polemiche
Il Comitato Tavoli del Porto tiene alta l’attenzione sull’approdo di Fiumicino dopo l’audizione del 19 gennaio, in Commissione Speciale Giubileo della Regione Lazio, della Fiumicino Waterfront srl, la società titolare della concessione demaniale per la realizzazione del terminal crocieristico ad Isola Sacra.
Dopo l’audizione il Comitato è tornato sulla questione, rilevando la conferma delle criticità del progetto.
“Dall’audizione abbiamo rilevato che le criticità da noi sollevate fin dall’inizio sono fondate e che le numerose contraddizioni di un progetto insostenibile per il territorio non fanno altro che allargare il fronte degli oppositori. Il presidente della Commissione ha annunciato che nelle prossime sedute saranno auditi i rappresentanti del Vaticano, i sindaci di Roma e Fiumicino e il Presidente della Regione”. Affermano dal Comitato Tavoli del Porto, che riunisce oltre trenta associazioni e comitati di Fiumicino contrari all’approdo.
Una questione spinosa, che da anni divide Città e residenti. Si porta dietro polemiche e rotture tra chi è a favore e chi è contro.
“Di fatto vengono confermate – rilancia il Comitato Tavoli del Porto – le criticità sul piano normativo che il Comitato ha sollevato fin da subito circa la natura di un porto con funzione crocieristica gestito da un privato che si sostituirebbe al ruolo dell’Autorità Portuale. In merito al cronoprogramma, la foglia di fico del Giubileo è caduta quando la concessionaria ha spiegato che negli ultimi due mesi dell’anno giubilare, da novembre a dicembre 2025, non essendo pronte le strutture portuali, i crocieristi verrebbero sbarcati dalla nave ormeggiata al largo, a motori accesi, attraverso delle lance. Inoltre, il rispetto di questo cronoprogramma che prevede l’uso del porto per i soli 2 ultimi mesi dell’anno giubilare, sarà subordinato alla possibilità di effettuare i dragaggi anche durante i mesi estivi, compromettendo la stagione balneare“