Fratellini rom affamati e morsicati dai topi: mamma a processo per maltrattamenti

I fratellini di 4 e 6 anni: la mamma sarà processata. Nel frattempo resta in carcere

I controlli nel campo nomadi di via Candoni - foto dei Carabinieri

Magrissimi, vestiti di stracci e con strani segni sul corpo riconducibili a bruciature e morsi di topo. Erano arrivati a mangiare la terra pur di non morire di fame due fratellini rom di 4 e 6 anni trovati nel maggio del 2023 mentre vagavano in una periferia di Roma sporchi e soprattutto ridotti in pelle e ossa. Il più piccolo, poi, ha persino perso la vista per le botte subite. Ora per la mamma si è aperto il processo. Il pm Giuseppe Verdi ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per maltrattamenti aggravati in famiglia.

I fratellini di 4 e 6 anni: la mamma sarà processata. Nel frattempo resta in carcere

A salvare i fratellini due agenti della polizia di stato rimasti senza parole nel vederli vagare con gli occhi pieni di disperazione. E’ bastato rivolgere loro qualche parola per capire che si trattava di due bambini costretti a vivere più che nella povertà  nel più totale abbandono.

Tanto che non appena la loro storia è finita sul tavolo di un magistrato per la mamma – che viveva in un appartamento coi due fratellini più piccoli avuti da un nuovo compagno – era scattato l’arresto per maltrattamenti.

Già a pochi giorni dal ritrovamento dei piccoli le era stata tolta la patria potestà ed i bambini dichiarati adottabili dopo tre mesi di cure in ospedale.

Una inchiesta non ancora chiusa. Nella vicenda c’è infatti una seconda indagata: la madre del nuovo compagno della mamma a cui i piccoli erano stati affidati da giorni e che, invece, pure lei non se ne prendeva cura.

La terra nello stomaco e la vista persa

Il più piccolo, a causa delle botte, ormai ha perso quasi definitivamente la vista nonostante tutti gli sforzi degli specialisti.

Le raccolte ematiche, causate dalle percosse subite negli anni pressavano sul suo cervello e ne compromettevano la vista e altre funzioni. Ma anche il ricorso a un delicato intervento in Neurochirurgia Pediatrica si è purtroppo rivelato inutile. Le condizioni del piccolo si sono via via aggravate fino a non vedere quasi più.

Circostanza che al processo potrebbe aggravare la situazione della mamma.

Malnutriti fino alla fame

Entrambi presentavano gravi problemi alimentari – avevano segnalato in procura inoltre i pediatri che li hanno curati per mesi –  La malnutrizione da loro subita era talmente grave che alcuni esami lasciavano pensare, a causa dei residui nello stomaco, che avessero mangiato terra”.

Nel corso degli accertamenti in ospedale sui corpi denutriti dei due bambini erano stati trovati anche segni di morsi di animali, probabilmente topi, e cicatrici forse riconducibili a bruciature di sigarette.

Il papà biologico nel frattempo non è mai stato rintracciato. E così era pronta a fare la madre che proprio in quei giorni aveva in programma di trasferirsi in Francia col resto della famiglia abbandonando a Roma i più grandicelli.

Tre mesi di ricovero

A rendere nota la storia (data oggi come un nuovo caso da un quotidiano nazionale) era stato l’ospedale Umberto I lo scorso settembre.

Due piccoli bimbi di appena 4 e 6 anni, sono stati portati dalla Polizia al nostro Pronto Soccorso il 10 maggio alle 16.47 – avevano fatto sapere dall’Umberto I – I due fratellini, per i quali useremo i nomi di fantasia Pietro e Paolo e che vedete ritratti in alcune di queste foto, sono stati ritrovati dai poliziotti soli ed abbandonati in una zona fuori dal Raccordo anulare. Presentavano segni di denutrizione, sporcizia, ematomi e cicatrici.

Erano in un totale stato di abbandono. Le loro prime parole comprensibili sono state un grido di aiuto: “Non vogliamo tornare dalla mamma, abbiamo fame, vogliamo il gelato“.

I due fratellini trovati in stato di abbandono

I bambini erano talmente impauriti che sfuggivano anche agli sguardi degli infermieri nei primi giorni. Poi tra coccole e cure sono rinati.