Valmontone, minaccia di morte i carabinieri e poi patteggia la pena per direttissima

Finisce davanti al giudice e viene condannato un 47enne che reagisce con minacce durante un intervento dei carabinieri

CERVETERI-LADRI-CASA-RAZZIA-

Minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Questo il capo d’imputazione di cui ha dovuto rispondere davanti al giudice del Tribunale di Velletri un operaio romeno di 47 anni che è stato arrestato ieri mattina, giovedì 18 gennaio, dai carabinieri a Valmontone, cittadina situata nell’hinterland della capitale.

Finisce davanti al giudice e viene condannato un 47enne che reagisce con minacce durante un intervento dei carabinieri

I militari dell’Arma erano stati allertati da una segnalazione giunta al numero di emergenza che segnalava una violenta lite in corso tra due persone una delle quali in pesante stato di alterazione provocato da abuso di alcool. Alla vista dei carabinieri il 47enne non solo non si è placato ma ha iniziato a inveire anche contro di loro assumendo un atteggiamento oltraggioso accompagnato da deliranti minacce di morte.

A quel punto l’uomo è stato bloccato e trasferito presso il Comando Stazione di Labico per le procedure di identificazione e dove, mentre veniva elaborato il verbale di fermo, continuava ad andare in escandescenze proferendo ulteriori minacce all’indirizzo dei militari.

Dopo l’applicazione della misura cautelare personale dell’arresto il 47enne è stato accompagnato, in via precauzionale, all’ospedale di Colleferro dove è stato dimesso con un giorno di prognosi per una lieve escoriazione che si era procurato durante la colluttazione avvenuta al momento del fermo da parte dei carabinieri.

L’operaio è stato processato per direttissima e giudicato colpevole per i reati di minacce e resistenza a pubblico ufficiale patteggiando una pena a due mesi e venti giorni di reclusione che è stata sospesa con la condizionale.