Roma, lega e rapina nella casa d’appuntamenti una prostituta: “cliente” arrestato

La prostituta aveva "agganciato" quello che credeva essere un suo normale "cliente", che l'ha picchiata, rapinata e legata nel bagno della casa d'appuntamenti

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Inganno, botte, violenza e un sequestro di persona tutto per essere stata “incastrata” online da un uomo che aveva conosciuto via internet, lei che di professione svolgeva il mestiere più antico del mondo, una prostituta di 40 anni, c’è cascata in pieno e ha sofferto le pene dell’inferno, mentre aveva concordato un rapporto sessuale con colui che poi è stato il suo carnefice.

La prostituta aveva “agganciato” quello che credeva essere un suo normale “cliente”, che l’ha picchiata, rapinata e legata nel bagno della casa d’appuntamenti

In preda al panico, malmenata e assalita, a Tor Pignattara, la 40enne è riuscita a divincolarsi dalle fascette con cui l’assalitore l’aveva incaprettata e a gridare aiuto da una finestra, attirando l’attenzione dei passanti in strada.

Tutto questo è accaduto nei giorni scorsi, permettendo ai passanti di salvarla, chiamando la polizia e l’ambulanza, che insieme ai pompieri, sono intervenuti trovandola rinchiusa in bagno in un’abitazione del quartiere, scoprendo che qualcosa era andato storto proprio lì dove la donna era solita prostituirsi.

Questa volta però, con il suo ultimo cliente c’era stato più di un “problema” e agli agenti di Porta Maggiore, il commissariato di polizia di stato più vicino, la donna ha spiegato d’essere stata picchiata, legata e rapinata immediatamente da quello che lei credeva essere un cliente come tanti, agganciato in un sito d’incontri, mentre il “bruto” l’ha legata mani e piedi con delle fascette col chiaro intento di far piazza pulita di tutto quello che era di valore e scappare.

E così ha fatto, per un bottino magro, circa 40 euro e un paio di cellulari usati dalla 40enne per “lavorare”.

Alla fine l’aguzzino è stato trovato a Sutri, provincia di Viterbo, ed è un 40enne portoghese che, dopo lunghe indagini è gravemente sospettato del reato di lesioni e rapina e sarà processato a breve, ora è stato arrestato ed è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Si ricorda che in questi casi ogni indagato, sospettato, arrestato o denunciato va sempre ritenuto come presunto innocente fino a definitiva e irrevocabile condanna, dato che ci si trova nella fase delle indagini preliminari, e le prove si formeranno nelle varie fasi del processo.

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