Dopo i presidi anti-malavita al centro di Ostia gli attivisti del movimento Noi tornano in azione e nel giro di poche decine di minuti cancellano scritte e insulti contro il clero dal muro esterno della scuola materna Sant’Antonio gestita dalle suore Francescane in via dei Promontori 53.
Un’iniziativa apolitica contro il generale degrado delle scritte che deturpano il territorio
Nella serata di ieri una decina di volontari armati di pennelli e secchi di vernice hanno, infatti, ricoperto di bianco la recinzione esterna dell’istituto religioso vandalizzata di nuovo dopo l’intervento effettuato non poco tempo fa per far sparire dallo stesso luogo un murale pieno di paesaggi dipinti a colori e in avanzato stato di degrado ma che, almeno, qualcosa di artistico lo aveva.
Paradossalmente la riverniciatura del disegno ha dato adito all’assalto di writers muniti di bombolette spray e che si sono sfogati sulla parete con modalità affatto edificanti. La task force di Noi è, infatti, intervenuta per ricoprire le tracce di colore rosso raffiguranti il simbolo della falce e del martello ma anche insulti rivolti sia contro Lev Trotskii, il dissidente del partito comunista sovietico fatto assassinare in Messico dai servizi segreti russi nel 1940, sia contro i preti con evidente provocazione nei confronti della proprietà dell’istituto.
Anche in questo caso gli attivisti dell’associazione operativa nel territorio lidense si sono mobilitati su indicazione di alcuni genitori dei bambini che frequentano la scuola e che facevano continue domande sul significato di quelle scritte. “Abbiamo deciso di intervenire -spiega Delio Andreoli, fondatore di Noi insieme a Carlotta Chiaraluce ex esponente di Casapound- per via delle lentezze burocratiche con cui il X Municipio tardava l’intervento di ripulitura perché il muro della scuola è di proprietà privata. Non si tratta affatto di un’iniziativa a sfondo politico, come qualcuno potrebbe pensare, né di un intervento a orologeria dettato da ragioni ideologiche. Se le scritte fossero state tracciate da qualche idiota di orientamento opposto le avremmo cancellate lo stesso. Non ne facciamo una questione di figli e figliastri ma di decoro e di lotta allo scempio di qualunque colore esso sia”, puntualizza Andreoli che dal 1993 al 1997 ha ricoperto per il Movimento Sociale Italiano l’incarico di consigliere del X Municipio.
Il blitz per pulire i muri della scuola precederà altri interventi contro il degrado nel territorio del X Municipio
Andreoli conosce, infatti, nel dettaglio la situazione di degrado che attanaglia una cittadina in cui vive da 50 anni. “Ci tengo a dire che non siamo dei buoni samaritani, ma un gruppo di volontari che hanno famiglia e che sottraggono anche al lavoro il proprio tempo libero per mettersi al servizio di cittadini sempre più stanchi dell’inerzia della pubblica amministrazione e delle istituzioni nella gestione del territorio”.
Noi era scesa in strada qualche settimana fa per organizzare una passeggiata di presidio contro la malavita nei quartieri centrali e quasi privi di illuminazione del centro della cittadina tirrenica “non si è trattato di ronde notturne ma del bisogno di offrire ai cittadini un punto di riferimento per le loro rivendicazioni a livello locale. Per questo –prosegue Andreoli– abbiamo ricevuto attestati di stima da tante persone comuni che hanno deciso di sostenerci” (leggi qui).
L’agenda di Noi nasce quindi in modo pressoché spontaneo sulla base delle segnalazioni provenienti dal territorio, anche se in un ipotetico elenco dei prossimi obiettivi del movimento le cose da fare sono moltissime. “Abbiamo chiesto ad Ama -sottolinea Andreoli- di rimuovere una discarica a cielo aperto che si trova a Ostia in via delle Molucche all’angolo con via delle Baleniere. C’è di tutto. Rifiuti ingombranti, segnali tradali, calcinacci e carrelli della spesa che abbiamo anche evidenziato in modo goliardico posizionandovi alcuni festoni natalizi, ma siamo ancora in attesa di risposte perché non possiamo provvedere direttamente a meno di esporci al rischio di pesanti sanzioni”.
Nelle prossime settimane i volontari di Noi organizzeranno dei banchetti nelle zone di maggior passaggio di Ostia e del suo territorio per far conoscere questa nuova realtà e per raccogliere altre denunce da residenti ormai rassegnati al silenzio sempre più assordante dell’amministrazione locale.
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