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Asl Roma 3, alleanza tra operatori e utenti per una sanità più efficiente (VIDEO)

Obiettivo di questo progetto è formare nuove alleanze tra operatori competenti ed utenti consapevoli all'interno del settore sanitario

Il compito di alfabetizzare i cittadini e gli operatori della Asl Roma 3, riguardo alla nuova assistenza territoriale, per realizzare le disposizioni del Decreto Ministeriale 77 e del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, ha come obiettivo quello di realizzare un’alleanza tra operatori e utenti per sviluppare una sanità più efficiente.

Obiettivo di questo progetto è formare nuove alleanze tra operatori competenti ed utenti consapevoli all’interno del settore sanitario

Questo è l’obiettivo contenuto nel Progetto City Competent, presentatato ieri, 11 gennaio, presso la Sala Raffaello della sede legale aziendale.

La Asl Roma 3 ha avviato tale progetto formativo in collaborazione con l’Ipacs (Institutional & Public Coaching Services) per la formazione di City Competent, ovvero di cittadini ed operatori competenti, articolandolo in incontri e lavori di gruppo in presenza e da remoto.

Tutto questo per sviluppare e favorire nuove alleanze concrete tra Pubblica Amministrazione e cittadini, in particolare tra professionisti della Asl Roma 3 con diverse qualifiche professionali e cittadini rappresentanti di Associazioni del territorio di riferimento, in un’ottica che include sia la componente culturale legata ai cambiamenti necessari secondo i programmi pubblici, sia la componente individuale, legata alle soft skill, quali capacità di essere orientati all’obiettivo, di negoziare, di lavorare in gruppo e di comunicare.

Ipacs da anni è attiva in questo campo, e accompagna infatti le istituzioni a realizzare, in tempi brevi, obiettivi interconnessi, sociali ed economico-sanitari mettendo in campo strumenti innovativi quali il coaching e l’arte partecipativa.

Si tratta di un’iniziativa ritenuta utile e necessaria al fine di sviluppare e promuovere l’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale.

Ed oltretutto è stato illustrata l’importanza dello strumento messo a disposizione di operatori e cittadini con l’obiettivo di abbattere i comuni pregiudizi nei confronti del complesso sistema della Asl, attraverso la partecipazione, l’uso del dialogo e del confronto.

Il Direttore Sanitario Daniela Sgroi, referente scientifico del progetto, ha spiegato inoltre che si tratta di una formazione relazionale ed esperienziale, che mette al centro la persona. Destrutturando i singoli saperi, durante il percorso evolutivo- esperienziale, con lo strumento dell’arte partecipativa per facilitare la comunicazione di informazioni su aree tematiche ampie come, ad esempio, la riorganizzazione dei servizi territoriali, i percorsi di transitional care, gli strumenti digitali, l’empowerment ed autocura.

Sono stati quindi presentati i lavori realizzati durante tutto il percorso formativo dai gruppi costituiti dai 30 partecipanti, cittadini ed operatori Asl Roma 3, ora diventati veri e propri catalizzatori di comunità per l’alfabetizzazione di altri cittadini ed operatori interni ed esterni della Asl.

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