A Nettuno le rievocazioni per l'80° anniversario. Reazioni social alla circolare degli organizzatori che vieta le divise fasciste e naziste: "Storia riscritta secondo il politically correct"
Dal 19 al 22 gennaio si svolgeranno a Nettuno le celebrazioni per l’80° anniversario dello sbarco di Anzio, che avvenne nella notte tra il 21 e il 22 gennaio 1944, fra Anzio e Nettuno, da parte delle truppe angloamericane.
Il prossimo 22 gennaio saranno passati 80 anni dallo storico sbarco degli Alleati sul litorale tirrenico tra Anzio e Nettuno. Un’operazione che come riportano le fonti storiche, avvenne senza combattimenti, ma che fu ugualmente un massacro dopo 24 ore dalla discesa delle truppe dai mezzi anfibi, a seguito della decisione del generale Lucas, di attendere rinforzi sulla spiaggia invece di dirigersi subito verso Roma.
L’indomani infatti fecero la loro comparsa i bombardieri dell’aviazione tedesca che colpirono la costa e le truppe alleate, poi costrette a fronteggiare i tedeschi anche sui Colli Albani e a Cisterna.
Lo sbarco di Anzio, con il nome in codice Operazione Shingle, doveva essere il preludio della liberazione di Roma, che per questo non sarà liberata a gennaio ma a giugno, e “in quei cinque mesi – come ricorda Gianni Bisiach, nel documentario Rai dedicato alla notte dello sbarco -, avverranno fucilazioni, torture e massacri come quello delle Fosse Ardeatine”.
Una ferita ancora aperta che nel rispetto e la dignità dell’evento, si spoglierà, nel vero senso della parola, anche di quanto possa essere interpretabile a distanza di tanti anni come apologia di fascismo e nazismo.
Per questo dall’abbigliamento in uso alle associazioni rievocatrici, sono state bandite con una circolare alcune specifiche divise storiche tedesce, come quelle indossate dalle SS Schutzstaffel, in ogni sua versione, dai carristi eccezione anche non SS; ancorché della Gestapo e dalle Camice Brune.
Tra le divise italiane per identiche motivazioni, saranno invece vietate quelle della XMAS, compreso il Battaglione Lupo o Bargarigo, oltre alle Camice Nere e le Milizie fasciste di ogni tipo.
Dal 19 al 22 gennaio, sarà comunque la spiaggia di Nettuno la vera testimone della storia, lei c’era, senza divisa senza orpelli, senza falsi ideali, come scenario che si riproporrà 80 anni dopo quel massacro di uomini, come un museo a cielo aperto.
Qui saranno esposti i veicoli storici, ma soprattutto rievocate dai partecipanti le scene della guerra in questa modalità svestita, che sui social è stata subito vista come una riscrittura della storia secondo il politically correct, nel commento di Roberto Riccardi, segretario romano dell’UDC: “Di questo passo, presto qualcuno proporrà di abbattere il Colosseo, perché monumento alla violenza ed all’imperialismo”.