Manziana, sulle tracce dell’antico acquedotto di Traiano: dove vederne i tratti più suggestivi

Dal lago di Bracciano l'acquedotto alimentava il quartiere di Trastevere

In origine percorribile dalla fonte, situata presso il Lago di Bracciano, sino a Trastevere dove le acque provenienti da nord alimentavano la rete idrica della Roma Imperiale, ai giorni nostri ciò che resta dell’Antico Acquedotto realizzato da Traiano tra il 109 e il 110 dopo Cristo può ancora essere ammirato all’interno del territorio della cittadina lacustre situata nell’hinterland capitolino.

Dal lago di Bracciano l’acquedotto alimentava il quartiere di Trastevere

Chi fosse interessato ad ammirare più da vicino una delle infrastrutture più significative di carattere pubblico del comprensorio sabatino deve recarsi nella zona di Bracciano all’altezza del chilometro 15 di via Settevene Palo.

All’epoca della Roma imperiale il grande specchio d’acqua non soffriva di periodiche crisi di siccità. L’imperatore Traiano decise di convogliare una minima parte di quell’immenso serbatoio di acque copiose verso la capitale, inglobando all’interno del maestoso e articolato acquedotto anche alcuni edifici preesistenti dedicati al culto di quelle preziose sorgenti.

L’Aqva Traiana, come fu nominata all’epoca, venne inaugurata nel 109 d.C. Secondo il calendario dei Fasti Ostiensi era il 24 giugno e, grazie alle nuove condutture anche il quartiere di Trastevere, e per la precisione la XIV regione transtiberina, lontano oltre 50 chilometri dal punto in cui in località Acqua Praecilia veniva incanalata per dirigersi verso Roma, poté ricevere acqua potabile in grande abbondanza.

L’infrastruttura cadde in declino con la fine dell’impero romano e, dopo centinaia di secoli di abbandono agli inizi del 1600 fu al centro di un imponente progetto di restauro voluto da Paolo V Borghese che sedette sul soglio di Pietro dal 1600 al 1620 e decise di ripristinare l‘antico acquedotto e ribattezzò le sue origini con la nuova denominazione di Aqva Paula. Il pontefice ne ampliò le funzioni modificandone anche il tracciato e miscelò le acque pure della sorgente con quella non potabile prelevata direttamente dal lago. L’acquedotto Traiano fu così ribattezzato Acquedotto Paolo.

Manziana, sulle tracce dell’antico acquedotto di Traiano: dove vederne i tratti più suggestivi 1

Nel 1605 papa Paolo V, affidando i lavori di ristrutturazione a Carlo Fontana ne recuperò alcuni tratti. Altri papi proseguirono in seguito quegli interventi, ma con poca fortuna, perché presto alcune delle nuove infrastrutture caddero in rovina e furono sommerse dai detriti e dalla vegetazione.

Continuando a seguire l’antico tracciato si arriva al famoso Fosso di Boccalupo che è ancora attraversato dagli imponenti archi dell’acquedotto costruito dall’imperatore Traiano. La strada battuta si inoltra all’interno di un’ampia zona adibita a pascolo. Il sentiero percorso ad anello conduce, infine, alla chiesa di San Lorenzo situata nella frazione di Pisciarelli all’interno del territorio del comune di Bracciano e ristrutturata dalla famiglia Orsini nel corso del XVII secolo.