Tafferugli anche sugli spalti: per fermare il lancio di petardi tra la Tribuna Tevere e la curva sud interviene José Mourinho
Dal saluto romano ai cori diventati simbolo di una certa estrema destra prima della partita, agli scontri durante e dopo il match, il derby della Capitale che si è svolto oggi all’Olimpico con il risultato della vittoria della squadra biancoceleste, non è stato tra i più tranquilli.
I segnali di una serata soprattutto post partita all’insegna della tensione e degli scontri tra tifosi e Forze dell’Ordine, erano iniziati già nel pomeriggio di oggi 10 gennaio, giornata X per questa partita di coppa e derby della Capitale, tra Lazio e Roma, valevole per i Quarti della competizione Coppa Italia 2023/2024.
A Ponte Milvio anche prima del match un bel po’ di pessima adrenalina, aveva visto alcuni gruppi di tifosi biancocelesti, procedere verso l’Olimpico facendo quel saluto romano rientrato a pieno titolo tra le provocazioni da portarsi dietro allo stadio con cori annessi.
In una nuvola di fumogeni e petardi avanzati dal capodanno poi, hanno cantato una canzone diventata un simbolo suo malgrado anche della curva nord e degli ambienti di una certa destra, e cioè “Avanti ragazzi di Buda”, alzando il tono in occasione di questa squallida rappresentazione antisportiva, sulla strofa: “nascosta tra i libri di scuola anch’io porterò una pistola”.
Dopo essersi auto fomentate, una volta dentro le tifoserie hanno proseguito a scontrarsi con il solito “rito” del fumogeni e dei petardi che sono saltati fuori nonostante i controlli, in un ponte di fumo e scintille tra la Tribuna Tevere e i distinti Sud, proseguiti fino a un attimo prima dell’inizio del match, richiamando anche l’intervento del tecnico della Roma José Mourinho.
Con il risultato finale di uno a zero per la Lazio passata ai quarti di Coppa Italia, è stato un gruppo di tifosi giallorossi stavolta a dare il peggio di sé fuori dall’Olimpico, con lanci di bottiglie andate avanti per oltre 40 minuti contro i poliziotti in tenuta anti sommossa.
L’inseguimento del gruppo di tifosi con il volto coperto e armati di mazze e cocci di bottiglia, è proseguito a piedi da Ponte Milvio fino a Via Guido Reni nei pressi del Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo.