Roma, rapina a colpi di bottigliate: nella banda un 23enne marocchino

Tra i rapinatori in azione i carabinieri hanno individuato un ventenne magrebino. L'indagine prosegue

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Ferito a bottiglie

Colpi di bottigliate per derubare un passante di portafogli e telefonino. Sono stati momenti da incubo quelli vissuti all’indomani di Capodanno da un ventenne di passaggio vicino alla stazione metro Laurentina e all’improvviso accerchiato da una banda di tre uomini armati di bottiglie. A distanza di giorni i carabinieri hanno arrestato uno dei tre rapinatori.

Tra i rapinatori in azione i carabinieri hanno individuato un ventenne magrebino. L’indagine prosegue

Al termine dell’indagine, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur e della stazione Roma Garbatella d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino del Marocco di 23 anni, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale, con la triplice accusa di rapina pluriaggravata, tentata estorsione e lesioni personali.

Il provvedimento scaturisce in seguito a un intervento a piazzale Ostiense la sera del 2 gennaio, da una pattuglia dei carabinieri della Stazione Roma Garbatella quando un cittadino 21enne egiziano ha denunciato di essere stato, poco prima, aggredito da un gruppo di tre persone, mentre si trovava nei pressi della metro Laurentina.

L’aggressione

I tre, dopo averlo colpito al collo e al volto con una bottiglia di vetro rotta, sono riusciti ad impossessarsi dello smartphone del 21enne e di 300 euro in contanti per poi costringerlo a raggiungere la stazione metro “Piramide” per riottenerli.

I carabinieri hanno allertato il 118 che ha trasportato la vittima all’ospedale “San Giovanni”.

Raccolto tutti gli elementi utili dalla vittima, i militari sono riusciti in pochi minuti a intercettare e bloccare l’indagato.

Dalle successive attività investigative i militari hanno raccolto gravi elementi indiziari e d’intesa con la Procura di Roma il 23enne è stato portato nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo e disposto per lui la custodia cautelare in carcere. Ora la misura cautelare.