Processo bis in Vaticano per gli attivisti di Ultima Generazione

I due eco attivisti si erano attaccati con la colla al Lacoonte: la difesa ha chiesto di ridiscutere la condanna

Il blitz degli attivisti ai Musei Vaticani
Il blitz degli attivisti ai Musei Vaticani

Processo bis in Vaticano per due attivisti di Ultima Generazione che nell’agosto del 2022 si incollarono al gruppo scultoreo del Laocoonte nei Musei Vaticani. La prima udienza si terrà alla Corte d’Appello della Città del Vaticano il 16 gennaio.

I due eco attivisti si erano attaccati con la colla al Lacoonte: la difesa ha chiesto di ridiscutere la condanna

I giudici vaticani del Tribunale di prima Istanza hanno condannato lo scorso 12 giugno Ester G., 26 anni, e Guido V., 61, a 9 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 1.500 euro, con sospensione di entrambe le sanzioni.

A ciò si aggiunge la condanna al risarcimento del danno al monumento per un importo di 28.148 euro. Alla terza attivista Laura Z., che durante il blitz ai Musei Vaticani filmò l’azione degli altri due è toccata invece un’ammenda di 120 euro per il reato di trasgressione “a un ordine legalmente dato dall’autorità competente” (con sanzione sospesa).

Erano le 10.30 del 18 agosto 2022 quando Guido ed Ester hanno incollato le proprie mani al basamento della statua di Laocoonte all’interno dei Musei Vaticani per lanciare l’allarme sull’emergenza climatica e sui rischi che comporta per l’umanità intera.

Il blitz durante la messa per l’Immacolata al Pantheon

In un ultimo blitz al Pantheon gli attivisti di Ultima generazione hanno bloccato la messa dell’Immacolata.

Siamo dalla stessa parte. Forse siamo meno irrequieti, ma anche noi preghiamo per la pace”, aveva detto loro monsignor Angelo Frigerio invitando i tre attivisti a fare una foto insieme, facendoli parlare e tenendoli accanto all’altare durante la comunione e per il resto della messa. durante la messa per l’Immacolata Concezione al Pantheon

Dopo che il sacerdote aveva consegnato loro il microfono gli attivisti hanno lanciato slogan e annunci contro l’inquinamento globale e riguardo il fondo di riparazione, un fondo nato per raccogliere contributi a sostegno dei loro procedimenti penali, ormai avviati a decine nei palazzi di giustizia di tutta Italia