Stop al ritorno in classe per gli studenti di cinque scuole depredate e vandalizzate a Roma est. Il presidente del VI Municipio: "Sistemi di allarme da rivedere"
Sono bastate le settimane di festa con la chiusura delle scuole ad attivare il piano predatorio di una banda di ladri in cinque scuole del VI Municipio della Capitale, devastate oltre che depredate di generi alimentari, pentole e arredi dalle mense.
Alla banda del buco però, non è bastato rubare negli istituti scolastici per l’infanzia, perché il personale che è entrato per primo dopo l’ingresso dei ladri, ha trovato tra le varie anche una serie di atti vandalici e disgustosi. Tra i giochi rotti lasciati sul pavimento c’erano anche escrementi umani.
Hanno atteso la chiusura dei cancelli per pianificare una serie di furti tutti concentrati nel VI Municipio della Capitale in un quadrante tra Via di Torrenova e Tor Bella Monaca, dove alla riapertura dopo le vacanze di Natale, cinque istituti scolastici si sono ritrovati con all’interno una scena di devastazione che ha giocoforza bloccato il rientro di decine di piccoli studenti.
Ad occuparsi delle indagini i Carabinieri di zona che in primis hanno avviato i rilievi con le analisi autoptiche di ogni angolo delle strutture scolastiche, dove i ladri si sarebbero concentrati soprattutto sulle mense, portando via le derrate alimentari oltreché l’attrezzatura e il pentolame delle cucine.
A sporgere denuncia sono stati i dirigenti scolastici dei cinque istituti Scuola dell’Infanzia Antonio Crupi, di via del Torraccio di Torrenova; l’Istituto Comprensivo di Via Poseidone, con la Scuola dell’Infanzia, la Primaria, e la Secondaria di Primo Grado; oltre alla scuola dell’infanzia e primaria Oscar Romero di via Calimera; la scuola materna Peter Pan di via Panzera e l’istituto comprensivo Antonio de Curtis di Via della Tenuta di Torrenova.
Da quanto si apprende, tutti i furti sarebbero avvenuti nel weekend precedente alla riapertura, con la banda del buco che avrebbero messo in scena un ennesimo scenario di botti di capodanno, sfondando il muro e la porta blindata per farsi strada nella mensa scolastica. Un trattamento che avrebbero riservato soprattutto alla Scuola dell’Infanzia Antonio Crupi.
Una devastazione che non si è purtroppo limitata ai furti, con danni per migliaia di euro, ma che si sarebbe spinta fino ai gesti di spregio ripugnanti come quello di lasciare gli escrementi per terra, tra i giochi dei bambini fatti a pezzi.
L’ingresso in aula dei bambini è stato bloccato per ripulire e fare la conta dei danni, tra la mensa privata di tutto e le aule distrutte che da poco peraltro, erano stata rinnovate con un allestimento interattivo costato diverse decine di migliaia di euro.
Le indagini punteranno anche a capire cosa è andato storto sul fronte della sicurezza e degli allarmi, con la richiesta di attivare a breve anche la sala del Numero Unico per le Emergenze 112, per far intervenire in futuro anche polizia e carabinieri.
Sugli episodi di furto degli scorsi giorni è intervenuta in queste ore la presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli:
“L’ennesimo caso di vandalismo è il segno di quanto sia in crescita il disagio sociale. E’ urgente l’attivazione di percorsi nuovi finalizzati a consolidare un rapporto positivo tra le scuole e il territorio, per cui la scuola venga vista non solo presidio educativo/formativo ma come presidio sociale”.
A dimostrarlo è il fatto emblematico che i residenti nei pressi di uno dei plessi saccheggiati, secondo indiscrezioni avrebbero visto il cancello stranamente aperto, ma non avrebbero pensato di segnalare la cosa come un fatto rilevante.
Un progetto che prevede secondo il Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) del Comune di Roma, di destinare oltre 200 milioni di euro per 111 interventi tra 21 asili nido, 19 materne, 42 elementari e 29 medie.
“Nel solo Municipio VI – ha sottolineato la Celli – partiranno presto i lavori su 12 scuole ed avremo entro il 2026, data prevista per la conclusione dei lavori, scuole meno inquinanti, più calde in inverno e più fresche nella bella stagione, con la messa a norma di impianti termici ed elettrici e l’istituzione di procedure di manutenzione efficaci”.