Surfista disperso nel Lago di Bracciano: l’allarme con il buio ha attivato motovedetta dei Carabinieri

Lago di Bracciano, corsa contro il tempo per salvare il surfista 24enne: era bloccato in acqua con una ferita

Aveva approfittato del vento forte di oggi per praticare windsurf nella acque del Lago di Bracciano scendendo dalla sponda settentrionale dove si trova il Borgo di Trevignano Romano.

Nel primo pomeriggio però qualcosa è andato storto e quel vento diventato ingestibile ha sballottato il surfista provocandogli una ferita che lo ha bloccato in acqua. L’allarme uomo è scattato con il buio attivando la motovedetta dei Carabinieri per il recupero.

Lago di Bracciano, corsa contro il tempo per salvare il surfista 24enne: era bloccato in acqua con una ferita

E’ stato tratto in salvo dopo ore difficili al centro del lago di Bracciano, dove quel vento intrigante che gli aveva fatto decidere di avventurarsi com il windsurf stava per costargli troppo caro.

Il 24enne ritenutosi in grado di affrontare la giornata dal meteo incerto aveva preso l’attrezzatura ed era scivolato in acqua scendendo nel lago dalla sponda settentrionale del Borgo di Trevignano, una delle mete storiche dei romani per una gita in barca e gli sport acquatici.

Una pratica per molti irrinunciabile anche in inverno, ma che oggi si stava presentando più complicata per il giovane, che ad un tratto proprio a causa del forte vento, è rimasto ferito e da quel momento non era stato più capace di raggiungere la riva a nuoto.

Con il buio è scattata immediatamente la ricerca del windsurf e del 24enne, un SOS che ha dato risultati solo intorno alle 17,30 quando la Motovedetta dei Carabinieri di Bracciano operativa dalla scorsa estate, ha rintracciato il surfista e lo ha tratto in salvo trasportandolo sulla terra ferma e affidandolo al personale sanitario dell’ARES 118 e ai Carabinieri della Stazione di Trevignano. L’uomo secondo quanto riferisce la nota aggiornata, non sarebbe in pericolo di vita.

Dal mese di giugno del 2023 i militari specializzati a bordo del natante sono stati quotidianamente impegnati in attività di controllo e purtroppo anche recupero di bagnanti e diportisti, che troppo spesso si avventurano nello specchio d’acqua di Bracciano senza un’adeguata conoscenza della realtà lacuale.