Francesco De Paolis, morto al San Camillo dopo il ricovero: la denuncia di Codici

Martedì 9 gennaio i funerali. Il 44enne era morto al San Camillo: la procura ha aperto un fascicolo

Francesco De Paolis

Si svolgeranno domani, martedì 9 gennaio, a Portuense i funerali di Francesco De Paolis, il commesso di 44 anni morto la sera del 31 dicembre al pronto soccorso del San Camillo dove era accorso qualche ora prima per un forte mal di gola. Intanto l’associazione Codici ha deciso di presentare un esposto sul caso, mentre in procura si procede con le indagini.

Martedì 9 gennaio i funerali. Il 44enne era morto al San Camillo: la procura ha aperto un fascicolo

Saluteremo Francesco martedì 9 gennaio 2024 alle 10 30 presso la chiesa Santa Silvia, via Giuseppe Sirtori. Grazie a tutti per l’affetto e vicinanza che ci state dimostrando”, ha annunciato la famiglia.

Il quarantenne, commesso in supermercato all’Eur e papà di due bambine, ha iniziato a sentirsi male nel tardo pomeriggio del 31 dicembre. È arrivato in ospedale e lì, a distanza di poche ore dalla prima visita in pronto soccorso, è morto di fronte alla compagna.

Prima si erano scambiati più messaggi: “Forse mi ricoverano”, gli aveva detto lui.

Il sospetto è che l’uomo, con problemi di allergia, sia stato vittima di uno shock anafilattico.

Non poteva assumere l’Augmentin, per esempio, perché allergico alla amoxicillina.

L’autopsia effettuata qualche giorno fa al policlinico Gemelli dovrà stabilire se il paziente fosse intollerante ad altre sostanze oppure se avesse malattie congenite non diagnosticate.

La procura ha aperto un fascicolo e acquisito la cartella clinica. I medici che lo hanno avuto in cura sostengono di aver fatto tutto il possibile per salvarlo

L’esposto

L’associazione Codici, intanto, ha deciso di presentare un esposto alla Procura per fare luce sulla morte del 44enne.

Non possiamo dire se si tratti di un caso di malasanitàdichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, di sicuro ci sono diversi aspetti da chiarire e questo è il motivo del nostro intervento. Parliamo di un uomo che si è recato al Pronto Soccorso per un forte mal di gola e non ha più fatto ritorno a casa”.

Lamentava – aggiunge Giacomelli – dolori e difficoltà nel deglutire, inizialmente è stato in contatto con la compagna tramite messaggi. Poi è subentrato un silenzio che con il passare del tempo è diventato sempre più preoccupante, fino a quando dall’ospedale hanno avvertito la donna che la situazione era grave.

Il compagno è spirato davanti ai suoi occhi, poche ore dopo essersi recato al Pronto Soccorso. Cos’è successo? Qual è la causa della morte? Il paziente è stato assistito in maniera corretta? Questi sono alcuni degli interrogativi a cui la magistratura dovrà dare una risposta